Ancona-Osimo

Archivio di Stato all’ex Ipsia, Sediari: «Parteciperemo al bando del Ministero»

Per il vicesindaco, l'ex scuola tra via Curtatone e via Montebello, abbandonata da anni e diventata spesso la casa di clochard, ha le caratteristiche richieste

Pierpaolo Sediari, vicesindaco e assessore all'Urbanistica, Centro Storico, Commercio (Foto: Comune di Ancona)

ANCONA – L’Archivio di Stato di Ancona potrebbe trasferirsi all’ex Ipsia, l’ex scuola tra via Curtatone e via Montebello, abbandonata da anni e diventata spesso la casa di clochard. Il Comune di Ancona parteciperà al bando del Ministero per i beni e le attività culturali, pubblicato per effettuare una indagine di mercato per la ricerca di immobili in locazione passiva da destinare a sede dell’Archivio di Stato di Ancona.

«Stiamo verificando ciò che il bando richiede – spiega il vicesindaco Pierpaolo Sediari – e sicuramente parteciperemo perché le caratteristiche della struttura comunale dell’ex Ipsia rispondono a quanto richiesto dall’avviso». Come si legge nel bando che, scadrà il 28 febbraio, l’Archivio di Stato cerca una struttura «già disponibile o da adeguare, con consegna entro il termine massimo di sei mesi dalla data della stipula del contratto e decorrenza economica dalla data di consegna». «Se la trattativa andrà in porto – continua Sediari – ristruttureremo lo stabile con un mutuo e, con la locazione, pagheremo le rate del mutuo».

C’è però un’altra strada che rimane ancora aperta. L’Inail sarebbe interessata a rilevare la struttura, ristrutturarla per poi riaffittarla a un canone agevolato al Comune. «In questo caso – continua Sediari – valuteremo le possibili destinazioni d’uso. Si potrebbe trasferire lì la Biblioteca Benincasa, una parte potrebbe essere affittata alle varie associazioni della città, oppure potrebbero essere accorpati lì alcuni uffici, ma non sono esclusi altri utilizzi».

La questione era già emersa durante l’ultima seduta del consiglio comunale, con un’interrogazione del consigliere del M5S Gianluca Quacquarini, che aveva chiesto all’Amministrazione se ci fossero immobili di proprietà comunale con caratteristiche rispondenti alle richieste del bando.

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