Ancona-Osimo

Polemica sui migranti, il sindaco Brandoni difende la sua giunta

Il Primo Cittadino di Falconara definisce “strumentale” la richiesta di dimissioni formalizzata dall'opposizione nei confronti dell'assessore ai servizi sociali, Giorgia Fiorentini

Il sindaco di Falconara, Goffredo Brandoni

FALCONARA MARITTIMA – «Strumentale».  Così Goffredo Brandoni, sindaco di Falconara, definisce la richiesta di dimissioni formalizzata dall’opposizione nei confronti dell’assessore ai servizi sociali, Giorgia Fiorentini, accusata dalle opposizioni di razzismo per un’affermazione sui migranti. Lunedì scorso, in consiglio comunale, la maggioranza ha approvato una mozione per esprimere contrarietà all’insediamento di un centro di permanenza per il rimpatrio e l’esponente di giunta, a sostegno delle sue perplessità in merito alla struttura, ha riferito in aula di due casi di richiedenti asilo che hanno fatto figli con persone del luogo.

Il sindaco Brandoni, dal canto suo, prova a “raffreddare” la polemica, condividendo quanto dichiarato a CentroPagina dall’assessore Fiorentini. «Il Ministero dell’Interno – spiega il sindaco – aveva individuato due Comuni in regione per la realizzazione di centri di permanenza per il rimpatrio. Uno a Camerino, colpito dal sisma dunque scartato, e un altro a Falconara. Circa un anno fa la Prefettura mi chiama per comunicare che intende effettuare sopralluoghi in due siti per l’installazione di questa struttura: la caserma Saracini e un’area vicinissima all’aeroporto, di proprietà del demanio, utilizzata per ospitare le roulotte a seguito del terremoto di fine anni ’90. Mi sono limitato a dire, in occasione di quel sopralluogo con la Prefettura e l’Agenzia del Demanio, che stavamo facendo indagini geologiche alla caserma Saracini, i cui risultati hanno confermato la presenza di idrocarburi nel sottosuolo (dovuti non all’Api, bensì alle cisterne di gasolio deteriorate che venivano utilizzare per garantire servizi alle tantissime reclute passate per la caserma)».

Passano i mesi, dunque, arriva il terremoto, e il progetto non viene più tirato fuori. «Una decina di giorni fa il Prefetto, da me interpellato, ha specificato che non si parla più di questo centro di permanenza e che chiamerebbe immediatamente il Comune di Falconara qualora la questione tornasse sul tavolo – riferisce ancora Brandoni -. La maggioranza di governo, con la mozione, si è pertanto limitata ad esprimere la propria contrarietà alla struttura. Dal punto di vista politico, ovviamente, non tecnico. Fermo restando il profondo rispetto per gli enti sovralocali, com’è nostro stile».

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