Ancona-Osimo

Pmi, innovazione in corso

Resilienza, velocità, innovazione e cambiamento. Oggi a Portonovo si è parlato di questo con il convegno dal titolo “Sul filo dell’innovazione”, organizzato da Confindustria, Confindustria Marche e Confindustria Marche Nord. Presente il numero uno dell'associazione degli industriali Vincenzo Boccia

ANCONA – Resilienza, velocità, innovazione e cambiamento. questa mattina, 14 ottobre, a Portonovo si è parlato di questo con il convegno dal titolo “Sul filo dell’innovazione”, organizzato da Confindustria e Confindustria Marche e Confindustria Marche Nord.

Focus su scenari e visioni e sulle piccole e medie imprese del territorio marchigiano. «La situazione delle Marche non è delle migliori – dice il presidente di Confindustria Marche Bruno Bucciarelli – La crescita c’è, ma è lieve e rispetto al resto dell’Italia siamo indietro e paghiamo lo scotto del sisma. Il terremoto infatti ha colpito il 63% del nostro territorio compreso tra l’ascolano, il fermano e il maceratese».

Altro punto critico, la riorganizzazione delle banche. Su questo problema, che non tocca solo le Marche ma anche altre realtà del Belpaese il capitano di Confindustria nazionale Vincenzo Boccia. «Abbiamo bisogno di istituti di credito vicino alle imprese reali. Stiamo recuperando e la rete imprese-banche-governo di sicuro porterà ad un recupero e alla crescita. Se si investe nella crescita i risultati arrivano».

Sul campo Confindustria Marche mette il Digital Innovation Hub, uno “spazio” all’interno dell’ente che interconnette conoscenze tra imprese e professionisti del digitale e dell’innovazione. Industria 4.0, infatti, riparte da qui: dal fare bene e fare innovazione. «Cerchiamo di creare valore per il territorio. E mi immagino una Confindustria coesa perché da soli non si va da nessuna parte», dice Diego Mingarelli, presidente Piccola Industria Confindustria Marche. Tra gli esempi illustrati da Mingarelli che puntano alla condivisione e alla contaminazione anche l’evento del Market Place, dove si incontrano aziende/banche/università che punta a diventare da evento locale (si è svolto ad Ancona in primavera) a evento nazionale.

Francesco Casoli di Elica
Francesco Casoli di Elica

«Difficile, certo, per le piccole imprese parlare di resilienza, velocità, innovazione – spiega Francesco Casoli di Elica -. Ma creare questa lunga filiera dà la possibilità di arrivare ad una massa critica tale da approdare là dove oggi si immagina: una finanza 4.0, modelli di business funzionali anche all’internazionalizzazione. Da dove partire? Dall’imprenditore stesso: limite e punto di forza allo stesso tempo delle pmi oggi». Casoli: «Non c’è piccola industria, e neanche la grande. Ma occorre parlare di industria in generale. Urge questa rivoluzione culturale. La sfida dunque oggi, se ci confrontiamo con il mondo, è l’aggregazione. E rimetterci in gioco come imprenditori». E racconta la sua di storia, di cappe Made in Marche: un cliente che entra nella compagine aziendale, l’esperienza della Borsa. «Mi aspetto che inizi il processo di aggregazione. Un modo per attrezzarsi e affrontare situazioni solo ad oggi immaginate. Basta guardare al proprio orto, condividendo idee e avventure».

Dal piccolo al grande e dal grande al piccolo. «Dal 2000 c’è la globalizzazione. Dunque, certo che qualcosa è cambiato, per secoli abbiamo parlato di confini – dice Alberto Baban, presidente Piccola Industria Confindustria -. Nel mondo digitale non ci sono: c’è un mondo che scambia dati. Nella realtà, occorre diventare più grandi, non solo nelle dimensioni, ma nelle idee e nei modi di fare. Ci sono solo dimensioni compatibili con ciò che il mercato chiede. L’idea del confine è un’idea conservativa che ci portiamo dentro. Ora però il nodo lo stiamo affrontando. Vedo per le pmi cose grandi: dobbiamo trovare i mezzi. Il primo passo è stato fatto grazie alle imprese, che sono resilienti, capaci di resistere e di cambiare». Tra le regioni italiane il Veneto da tempo si sta impegnando in questa direzione. «Ma le Marche sono molto simili: non voglio parlare di chi è più o meno bravo: se ci sono esempi virtuosi, questi devono essere da spunto e condivisi per crescere tutti».

Per Elio Catania, presidente Confindustria Digitale: «Siamo agli inizi. Ma agli imprenditori dico di avere un progetto e tenerlo in mano sempre, senza delegarlo. Inoltre, tirare fuori dai dati valore e intelligenza perché l’opportunità è integrare. E poi puntare alla formazione. Non si può rimandare. E questo vale anche per le scuole e le università».

Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche Nord
Claudio Schiavoni, presidente Confindustria Marche Nord

«La digitalizzazione ci fa fare un salto in avanti – dice Claudio Schiavoni, presidente di Confindustria Marche Nord -. Ma che richiede una rivoluzione culturale che necessita di un confronto tra le aziende per poter crescere. Peccato che a livello di infrastrutture le Marche abbiano bisogno di migliorare. Lo sviluppo passa anche da qui».

UPS, leader mondiale della logistica, ha lanciato la seconda edizione del Premio Export2Succeed – Crescere con i mercati globali.

Il Premio è stato ideato in collaborazione con L’Imprenditore, il mensile di Piccola Industria di Confindustria, per promuovere l’internazionalizzazione delle Piccole e Medie Imprese italiane. La scorsa edizione aveva visto la partecipazione di oltre 40 eccellenze del made in Italy e la vittoria dell’azienda marchigiana Plados, come Miglior PMI Esportatrice. Quest’anno Export2Succeed premierà le PMI secondo due categorie: Migliore PMI Esportatrice dell’Anno e Miglior Start Up Export. La prima categoria sarà rivolta alle Piccole e Medie imprese che hanno utilizzato l’export per crescere e raggiungere nuovi obiettivi. La seconda, novità di quest’anno, è indirizzata ad attività imprenditoriali di recente costituzione che puntano all’export come volano del loro successo.

Spazio poi alle altre esperienze di aziende italiane e marchigiane.

Tra gli ospiti, Annarita Pilotti, ad Loriblu; Gian Luca Comandini, imprenditore digitale; Fabio Cannavale, ceo LastMinute Group&Founder BHeroes; Davide Bollati, presidente Davines, Stefano Scalera, consigliere del mionistro per gli Investimenti esteri del Ministero dell’Economia e delle Finanze; Emanuele Frezza, pubblic affairs manager Ups Italia; Alberto Mattiello, Head future Thinking project J. W. Thompson; Stefano Barrese, responsabile Banca dei Territori Intesa San Paolo. A condurre l’iniziativa, la giornalista del Corriere della Sera Barbara Gasperini e Luigi Paparoni, direttore Piccola Industria Confindustria.

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