ANCONA – Era quasi l’una quando Simone Santoleri e il padre Giuseppe hanno lasciato la caserma dei carabinieri in via della Montagnola. Entrambi sono stati sentiti dal pm Andrea Laurino, titolare dell’inchiesta per la procura dorica, che ha raggiunto il Reparto operativo del comando provinciale, come persone informate sui fatti per la scomparsa della pittrice Renata Rapposelli, 64 anni.

La donna, madre del primo ed ex moglie del secondo, originaria di Chieti ma da anni residente ad Ancona dove ha avuto anche un atelier, è scomparsa dal 9 ottobre. Quel giorno aveva raggiunto Giulianova in treno per andare a trovare il figlio, dopo che l’ex marito l’aveva cercata per dirle che Simone stava male e aveva gravi problemi di salute. Dalle 12,47 del 9 ottobre la donna non ha più utilizzato Whatsapp. Un amico di Cingoli, preoccupato perché non si era più fatta viva, ha fatto partire la denuncia di scomparsa il 16 ottobre. Il caso è finito anche su “Chi l’ha visto?” (Leggi l’articolo).

Padre e figlio sono stati sentiti per quasi sei ore. Prima è toccato all’ex marito (leggi l’articolo) , attorno alle 19, poi a Simone. Hanno dato ciascuno la propria versione dei fatti dopo l’arrivo della pittrice a Giulianova. Versioni che saranno messe a confronto. Entrambi sono stati portati in caserma dopo aver ripercorso con i carabinieri la strada che Giuseppe avrebbe fatto a bordo della sua Fiat 600 per riportare la ex moglie ad Ancona. Ma nel capoluogo dorico la donna non sarebbe mai arrivata. L’ex marito l’avrebbe fatta scendere a meno di due chilometri da Loreto, dopo un litigio in auto scoppiato per questioni economiche. Sarebbe stata Rapposelli a chiedergli di portarla nella città mariana per pregare.

Il pm Andrea Laurino ha lasciato la caserma attorno a mezzanotte e mezza. Nessun commento ai giornalisti appostati fuori dal cancello. Dopo venti minuti anche padre e figlio hanno lasciato la caserma, a bordo di un’auto in borghese dei carabinieri e preceduti da una seconda auto sempre con a bordo i militari del reparto operativo. Giuseppe si è coperto il volto per evitare le foto dei fotografi. Le auto hanno proseguito in direzione del Pinocchio.