Ancona-Osimo

Piscine a Palombina, Sediari: «Abbiamo revocato l’adozione del piano spiaggia, ma ridurremo la durata del divieto di balneazione»

Le piscine, vero antidoto per i divieti di balneazione, a partire da quest’estate sarebbero dovute essere pronte, ma invece non ci saranno. La Giunta di Ancona ha fatto un passo indietro perché la Regione sta disponendo il nuovo Piano di gestione integrata delle aree costiere

spiaggia di Palombina (Foto: Co.Ba.)

ANCONA – Il piano spiaggia di Palombina si è arenato. Approvato dalla Giunta, prevede piscine annesse agli stabilimenti e servizi potenziati, ma dovrà aspettare ancora molto prima di vedere la luce e, sicuramente, subirà delle modifiche.

Pierpaolo Sediari, vicesindaco e assessore all’Urbanistica

«Abbiamo ritirato l’adozione del piano spiaggia – dichiara Pierpaolo Sediari, assessore all’Urbanistica – perché nel contempo la Regione sta disponendo il nuovo Piano di gestione integrata delle aree costiere e il piano per Palombina dovrà essere adeguato al piano regionale. Abbiamo quindi deciso di aspettare per non rischiare poi di dover fare una variante». La Giunta è stata così costretta a revocare la delibera con la quale era stato adottato il piano spiaggia e a sospendere il relativo procedimento amministrativo.

Le piscine, vero antidoto per i divieti di balneazione, a partire da quest’estate sarebbero dovute essere pronte, ma invece non ci saranno e gli operatori balneari dovranno affrontare nuovamente anche il problema degli sversamenti fognari in mare. Un problema che unisce Ancona e Falconara che stanno lavorando per un piano anti sversamenti. I due Comuni hanno dato il via libera agli interventi da 36 milioni di euro finalizzati a realizzare, nell’arco di 6-7 anni, le opere destinate a far diminuire i casi di apertura degli scolmatori che causano gli sversamenti fognari in mare.

spiaggia di Palombina (Foto: Co.Ba.)

Le giunte Mancinelli e Brandoni hanno scelto la cosiddetta proposta C di Multiservizi, con alcuni accorgimenti aggiuntivi dell’Università, perché ritenuta la meno costosa e attuabile per stralci. Sono previste delle vasche per bloccare le precipitazioni degli acquazzoni, di cui la più grande a Collemarino nell’area ex Fiat per una portata di 5mila metri cubi, e il potenziamento dei quattro canali pontili. E ancora la ripulitura di fosso Manarini e di Palombina dagli scarichi fognari; la costruzione di condotte sottomarine (fino a un massimo di 7) in corrispondenza degli impianti di sollevamento per disperdere le acque scure al largo e infine per Falconara viene indicato un collettore di gronda, una tubazione di raccolta delle acque miste lungo via Volta, via Galilei, via Matteotti, via Elia.

I tempi sono lunghi e, nel frattempo, per ridurre i tempi dei divieti di balneazione, entro maggio Multiservizi installerà i rilevatori di portata negli scolmatori più importanti, in modo da conoscere ogni volta l’entità dello sversamento. «Grazie ai rilevatori – continua Sediari – e dopo ripetute analisi puntiamo a ridurre la durata del divieto da 72 a 24 o 18 ore, come già succede a Rimini che ha lo stesso problema da anni. Faremo di tutto insieme al comune di Falconara, Regione e Arpam perché questo avvenga già da quest’estate».

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