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Peronospora, Antonini: «1 milione di euro per i viticoltori marchigiani danneggiati». Mazzoni: «L’annata più difficile dell’ultimo secolo»

Regione Marche vuole sostenere gli investimenti degli imprenditori vitivinicoli con prestiti a tasso zero, integrando il fondo nazionale con risorse proprie che muoveranno una leva economica pari a 10 milioni di euro

vigna, vite

ANCONA – «Metteremo a disposizione dei viticoltori che hanno subito danni a causa della peronospora 1 milione di euro, risorse che andranno a integrare il fondo nazionale messo a disposizione dal governo». Lo annuncia l’assessore all’Agricoltura della Regione Marche Andrea Maria Antonini spiegando che «la necessità di favorire l’accesso al credito delle imprese del mondo della viticoltura è emersa da un confronto con i consorzi presenti nelle Marche e in seno al tavolo regionale» al quale siedono anche i rappresentanti delle associazioni di categoria.

Dal 18 settembre al 10 ottobre i viticoltori la cui produzione è stata danneggiata dal fungo che ha attaccato i grappoli possono presentare una segnalazione al Sistema informativo agricolo regionale. Dalle informazioni che arriveranno dai viticoltori verrà stilato il danno complessivo subito dalle Marche in termini di calo di produzione. Successivamente «faremo una delibera di Giunta per perimetrare le zone colpite che poi trasmetteremo al Ministero dell’Agricoltura che per fine anno darà accesso ai viticoltori danneggiati alla legge 102, un fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali» spiega Antonini.

Andrea Maria Antonini, assessore della Regione Marche

L’intenzione della Regione Marche è quella di «sostenere gli investimenti degli imprenditori vitivinicoli con prestiti a tasso zero, integrando il fondo nazionale con 1 milione di euro che agirà da leva economica per 10 milioni di euro». Obiettivo permettere alle imprese marchigiane di avere strumenti per fronteggiare i maggiori costi sostenuti per i trattamenti e per l’energia, oltre ad una produzione che non è mai stata così ridotta all’osso. «La produzione bio è quella più danneggiata dalla peronospora – dice l’assessore Antonini – perché oggetto di minori trattamenti».

Le abbondanti e protratte precipitazioni piovose che avevano segnato i mesi di maggio e giugno, hanno reso impossibile ai viticoltori accedere ai vigneti in pendenza e a quelli più difficilmente raggiungibili a causa del fango: senza poter ricevere i trattamenti necessari i grappoli sono stati attaccati dal fungo. «Non abbiamo ancora una fotografia dei danni subiti dai viticoltori marchigiani, ma sentendo i consorzi stimiamo una perdita media attorno al 50%, che in alcune zone si limita al 20%, mentre in altre può anche raggiungere il 70%» spiega l’assessore.

Alberto Mazzoni
Alberto Mazzoni

Il direttore dell’Istituto Marchigiano Tutela Vini, Alberto Mazzoni, spiega che nelle Marche «la situazione è a macchia di leopardo» sul fronte dei danni da peronospora. «Questa è senza dubbio l’annata più difficile dell’ultimo secolo – spiega -, non solo per la viticoltura, ma per l’agricoltura in generale», ma nonostante gli sconvolgimenti portati dal cambiamento climatico «avremo dei vini buoni». Inoltre, Mazzoni evidenzia che «il caldo degli ultimi 40 giorni ha fatto maturare gli acini non danneggiati e la resa dal punto di vista del mosto sarà maggiore rispetto agli altri anni, questo permetterà di alleviare almeno in parte le perdite in termini di produzione».

Il direttore dell’Istituto Marchigiano di Tutela Vini ritiene che la soluzione per i viticoltori danneggiati passi non tanto per i rimborsi, quanto in azioni come «il blocco del pagamento delle rate dei mutui, attraverso un accordo con l’Abi, prolungandone la scadenza», soluzioni ventilate dall’assessore regionale.

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