Ancona-Osimo

Pdl 145: botta e risposta tra il Forum della Sanità pubblica e il presidente della Commissione Volpini

Non si placano le polemiche per la proposta di legge della Giunta Ceriscioli sulle sperimentazioni gestionali pubblico-privato. Dopo la manifestazione dello scorso 27 marzo davanti Palazzo Leopardi, cittadini e comitati torneranno a protestare il 17 aprile quando la proposta sarà votata in Consiglio regionale

Manifestazione in Regione contro la Pdl 145
Manifestazione in Regione contro la Pdl 145

ANCONA- Non si placano le polemiche per la Pdl 145 sulle sperimentazioni gestionali pubblico-privato in sanità. Dopo la manifestazione dello scorso 27 marzo davanti Palazzo Leopardi, cittadini, comitati e il Forum per la Sanità pubblica, torneranno a protestare il 17 aprile quando la Pdl sarà votata in Consiglio regionale. Secondo il Forum per la Sanità pubblica, «il Presidente della Regione alza cortine fumogene per nascondere i veri intenti della nuova legislazione che sancisce la privatizzazione della sanità marchigiana. Ribadiamo la nostra contrarietà verso politiche che portano alla progressiva privatizzazione del sistema sanitario. La Legge 145 è forse la spallata decisiva al sistema sanitario pubblico sempre più indebolito dai continui pesantissimi tagli. Diciamo basta con la politica dei tagli. Diciamo basta alla commercializzazione della salute dei cittadini».

Secondo il Forum della sanità pubblica, la proposta di legge consegnerebbe a soggetti privati TAC e risonanze delle strutture pubbliche. «Il presidente Ceriscioli ha affermato che grazie a questa Legge ad esempio le macchine (tac, risonanze etc.) potranno funzionare 30-40 ore in più dell’attuale utilizzo e quindi potrebbero diminuire i tempi di attesa delle diagnosi, ma non ha specificato che questo potrebbe accadere solo cedendo ad uso gratuito alle società private che fanno parte del Piano di sperimentazione, ospedali, ambulatori, macchinari e strumentazioni sofisticate pagati con le tasse di tutti i cittadini, e che le manutenzioni degli stessi resteranno comunque a carico dei contribuenti. Ceriscioli non ha spiegato ai cittadini che questa operazione ridurrà progressivamente le competenze, le professionalità e le eccellenze presenti nel settore pubblico, con il risultato che chi ha soldi per pagare potrà avere diagnosi e terapie molto prima di chi i soldi non li ha. Ci saremmo aspettati dalla Giunta Regionale proposte di legge per un investimento sul personale, l’unico vero modo per poter utilizzare i macchinari diagnostici full time e per consentire una maggiore professionalità nei vari settori. Assistiamo invece a maggiore precarizzazione del lavoro e esternalizzazione dei servizi».

A rispondere alle accuse è il presidente della Commissione Sanità, Fabrizio Volpini. «Sulla pdl 145 si continua a fare affermazioni imprecise ed in alcuni casi del tutto false. In primis, come ogni legge regionale, anche questa non potrà modificare la legge nazionale, per il principio di gerarchia delle fonti. In secondo luogo l’affermazione del Forum che Tac e risonanze saranno cedute gratis ai privati è priva di qualsiasi fondamento. La pdl 145 rappresenta una cornice per introdurre sperimentazioni gestionali che aprono delle opportunità di miglioramento dell’assistenza e dell’innovazione del sistema sanitario pubblico, prevedendo, allo stesso tempo, paletti alle forme di integrazione pubblico-private. Detto questo si dovranno poi redigere i regolamenti perché la legge vada a regime. Questi disciplineranno, stabilendo criteri e parametri, l’operatività delle eventuali proposte progettuali provenienti da privati. Progetti che saranno valutati di volta in volta da Giunta e Consiglio, prima di procedere comunque a bando pubblico. Alla luce di tutto questo – conclude il presidente Volpini –, è chiaro che si sta alimentando un dibattito fatto di imprecisioni e proprie e vere falsità, utili alla strumentalizzazione politica, ma che poco o nulla hanno a che fare con i veri contenuti della legge».

Anche la Cisl FP Marche interviene sulla Pdl 145. «Quando si legge nella proposta di legge regionale n. 145 che i programmi di sperimentazione riguarderanno “la riqualificazione e riorganizzazione dei servizi e strutture” e potranno essere utilizzati “beni mobili ed immobili” pubblici , ci si chiede se era cosi necessaria la chiusura dei cosiddetti piccoli ospedali che ora diventano “appetibili” per le strutture private. Un privato complementare al pubblico esiste in ogni regione  ma si discuta delle problematiche con le categorie sindacali che rappresentano sia i lavoratori pubblici che privati- commenta Luca Talevi, segretario generale Fp Cisl Marche-. Si velocizzino nel frattempo le stabilizzazioni dei 1200 precari “storici” del servizio sanitario regionale, si investa sul personale, si avviino sperimentazioni progettuali che coinvolgano il personale pubblico».

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