Ancona-Osimo

Ancona, al Passetto via le rampe. Proteste (e cadute) dei bagnanti: «Vogliamo continuare ad andare al mare»

L'ascensore chiuderà domenica, poi rimarrà aperto solo nei fine settimana fino ad ottobre: «Non si poteva tardare nel togliere le rampe?»

Operai al lavoro per togliere i sali-scendi

ANCONA – Passetto, via le rampe. La stagione è finita, ma ad Ancona si continua ad andare al mare. Polemiche e cadute alla spiaggia cittadina. È stata una giornata intensa, quella di tre giorni fa, alla baia del Passetto. Qui, lunedì mattina, i bagnanti hanno fatto un’amara scoperta.

Si sono infatti visti smontare le rampe per scendere in acqua sotto gli occhi. Peccato, però, che il sole era ancora lì, le temperature alte invogliavano ad andare al mare e la spiaggia non era poi così vuota.

Gradini e rampe smontati e riposti nei locali che solitamente ospitano l’infermeria

«L’ascensore chiude domenica (a ottobre sarà aperto solo nei weekend) e si potevano lasciare le rampe fino a quel giorno, no?» riflette Andrea Penna. In molti si chiedono la stessa cosa, anche Simonetta Foschi. Il signor Guido è arrivato al mare per fare il bagno e ha provato a scendere lo stesso in acqua, benché la rampa fosse stata appena tolta da quelli che parrebbero essere gli operai dell’ufficio manutenzione del Comune dorico.

Morale della favola? Guido è caduto sotto gli occhi della gente: «Per poco non ho sbattuto la testa. Con che logica si tolgono le ringhiere con queste belle giornate? Perché non possiamo continuare ad andare al mare?» dice.

I bagnanti si aiutano a vicenda dopo la rimozione delle ringhiere

 «Ci sono molti anziani, alcuni hanno difficoltà a deambulare, le rampe erano utili» commenta Errante Regni. Gli operai sono arrivati verso le 8 per smontare rampe e ringhiere. «L’ascensore rimarrà aperto nei fine settimana fino a ottobre – fa Giorgio Bartolucci – ed io, se è bel tempo, vorrei continuare a venire al mare con mia moglie. Aprono le scuole e chiudono il mare? Com’è ‘sta storia?» ironizza lui.

C’è anche chi, particolarmente infastidito da questa scelta, ha chiamato i pompieri: «Ho chiamato i vigili del fuoco perché se io rimango in acqua, come faccio a venire fuori?» riflette Stefano Di Maio, che prosegue: «Sono una persona disabile, ho il mio carrellino e vorrei continuare a fare il bagno finché la stagione lo permette». I pompieri gli hanno passato i carabinieri, che a loro volta hanno girato la segnalazione alla polizia locale.

Il signor Di Maio mentre contatta le forze dell’ordine

«Il classico rimpallo di competenze, non mi hanno saputo spiegare il motivo di questa decisione. Chiedo che le rampe e le ringhiere vengano riposizionate almeno fino a quando l’ascensore resterà in funzione». Di Maio, poi, il bagno effettivamente l’ha fatto, ma è passato dalla spiaggiola di ciottoli, ma risalendo è caduto a terra: «Mi hanno aiutato tre persone». Quattro, in tutto, le cadute registrate, tutte (per fortuna) non gravi e senza necessità di ricorrere alle cure mediche.

Poco più in là, nelle vicinanze della rotonda, la signora Teresa fa sapere di aver trovato degli spunzoni affianco a una doccia: «Io vengo sempre qua al mare, ma questi chiodi non li ho mai visti. Li ho coperti con dei sandali di un signore. Speriamo che nessuno si faccia male». Teresa, per risalire dall’acqua, si è sbucciata le gambe, mentre un ragazzo di Pescara si è graffiato il gomito, da cui è uscito del sangue. La postazione medica è ormai chiusa e la stagione volge al termine, ma «fino a quando il tempo è bello, noi vorremmo venire» conclude Franca Francia, mostrando altri spunzoni là dove (fino a due giorni fa) c’erano i gradini di acciaio.

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