Ancona-Osimo

Parco del Conero: al via corso per intrappolatori. Silvetti: «Per l’emergenza fauna selvatica serve personale qualificato»

Gli iscritti sono 71. Tre gli incontri con sessioni teoriche e pratiche ed esame finale fissato per sabato 2 ottobre. Il direttore Zannini: «Un corso molto utile ed atteso»

Daniele Silvetti, Presidente dell’Ente Parco del Conero

ANCONA – Scatta sabato 11 settembre il corso per intrappolatori organizzato dal Parco del Conero a Sirolo al quale si sono iscritti 71 volontari. Il corso si articolerà in tre incontri e prevede sessioni teoriche e pratiche con l’esame finale fissato per sabato 2 ottobre. Gli idonei si metteranno a disposizione in qualità di volontari per procedere alla cattura dei cinghiali.

«Il corso – spiega Daniele Silvetti, presidente dell’Ente Regionale Parco del Conero – risponde ad una precisa richiesta condivise dalle principali sigle del mondo agricolo, Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri, a tutela degli imprenditori agricoli che insistono nel territorio del Parco e nelle zone contigue».

«Il Parco del Conero potrebbe essere definito un parco agricolo considerando – ha detto – che il 50% del territorio è destinato all’agricoltura e, di questo, il 50% è destinato al seminativo».

«Pertanto occorre personale qualificato deputato alla cattura della fauna in eccesso che costituisce un pericolo per le colture che invece vogliamo valorizzare attraverso un percorso di filiera che promuova l’origine delle produzioni locali con l’obiettivo chiaro fissato da questo consiglio direttivo, di rilanciare il brand del Parco del Conero» – ha concluso Silvetti.

L’organizzazione di un corso per intrappolatori mancava da diversi anni. «L’esigenza era molto sentita – insiste il direttore Marco Zannini – e formare un buon numero di addetti gestendone poi l’impiego a chiamata, richiede un impegno organizzativo non indifferente per l’Ente per la gestione di un’area protetta così antropizzata come lo è il Parco del Conero».

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