Ancona-Osimo

Pallini ai saluti, il Questore lascia Ancona e va a Bolzano: «Meno 32% di delitti negli ultimi due anni»

Questa mattina il commiato di Pallini prima del trasferimento alla guida della Questura della provincia autonoma in seguito alla promozione a dirigente superiore. Gli succederà Cesare Capocasa, fratello di Oreste, già questore ad Ancona fino alla primavera del 2019

Il questore Giancarlo Pallini

ANCONA –  Meno 32% di delitti totali, -36% di furti anche in abitazione dal 2019 al 2020 e un ulteriore -48% dal 2020 al 2021. Sono i numeri relativi al calo dei reati registrato ad Ancona, nel periodo che va dal 2019 al 2021. A fornire il dato è stato il Questore di Ancona Giancarlo Pallini, nel corso della conferenza stampa di saluto che si è tenuta questa mattina prima del trasferimento a Bolzano, alla guida della Questura della provincia autonoma.

Dati che testimoniano un’attenzione al territorio «sempre più intensa», ha spiegato il neo promosso dirigente generale della Polizia di Stato, nell’evidenziare che analoghe riduzioni si sono verificate anche negli altri territori dove insistono commissariati, come Osimo, Senigallia, Jesi e Fabriano. Pallini era arrivato nel capoluogo marchigiano il 24 febbraio 2020, proprio poche settimane prima del lockdown imposto per tentare di arginare la diffusione dalla pandemia. Un periodo molto complesso, fino ad allora neanche solo ipotizzabile, che ha portato alla necessità di trovare nuove modalità organizzative a cui la Questura ha dovuto far fronte.

«Un cambiamento di metodo e di strategia mai sperimentato prima» ha detto, sottolineando che se da un lato lo stravolgimento radicale ha inciso in parte anche sull’andamento dei reati, dall’altro ha imposto la necessità di innalzare l’organizzazione interna degli uffici e di compiere uno sforzo verso l’informatizzazione delle procedure. Una menzione speciale l’ha riservata all’Ufficio sanitario della Questura, che nonostante la forte pressione subita nei primi mesi della pandemia «ha saputo reagire bene».

Da sinistra Pepe, Pallini, Ferrari e Furcolo

Ripercorrendo le tappe del suo insediamento alla Questura di Ancona, ha sottolineato di aver trovato «una struttura ben consolidata che abbiamo cercato di migliorare ulteriormente nella sua organizzazione interna». Le sue prime parole di commiato, le ha rivolte alla comunità, ringraziandola per la vicinanza alla Polizia di Stato. Poi l’accento è andato alle Istituzioni, alle » e altre forze dell’ordine, ai vigili del fuoco e alla capitaneria di porto, con cui c’è stato un «lavoro di squadra».

Fondamentale poi il dialogo con gli amministratori locali. Il Questore ha poi rimarcato di aver mantenuto la stessa linea avviata dal predecessore Cracovia, per quanto concerne il monitoraggio e il controllo degli esercizi pubblici che possono costituire un rischio per l’ordine pubblico, come bar e locali.

Toccando il tema caldo del declassamento della Questura ha spiegato che le Volanti non hanno mai subito un  depotenziamento e che anzi sono state integrate da forze più giovani. Pallini ha rimarcato che anche se la Questura dorica ha perso fra le 10 e le 15 unità, un tema quello dell’organico, come come ha evidenziato riguarda tutto il Paese, la riorganizzazione interna e l’informatizzazione hanno consentito di farvi fronte, garantendo tempestività e presenza sul territorio, come testimoniato dai numerosi interventi balzati anche all’onore delle cronache.

Se l’età media elevata del personale, secondo il Questore, incide sulla pianta organica, dall’altro lato il «grande impegno e disponibilità del personale, capace ed efficiente, attento e disponibile» ha saputo fare la differenza insieme alle nuove modalità organizzative degli uffici.

Menzione speciale l’ha voluta riservare anche all’attività svolta da Squadra Mobile, Divisione Anticrimine, Digos. Tra i nodi che ha dovuto fronteggiare però non c’è stata solo la pandemia con i suoi nuovi equilibri, ma anche le bande giovanili nel capoluogo, che in alcuni casi hanno dato origine a fenomeni «violenti e delinquenziali». Inoltre ha sottolineato il problema della litigiosità, «quasi all’ordine del giorno», in famiglia, tra vicini e in strada, e che in alcune circostanze sono sfociate anche in aggressioni ai danni degli operatori polizia.

L’altro tema che ha toccato è quello della violenza di genere, spinta in alto dalla convivenza forzata durante i diversi lockdown, un fenomeno «da tenere in debita attenzione» e sul quale sono ben accesi i riflettori della Questura. Ma senza dubbio la sfida più difficile, oltre alla pandemia, è stata la necessità di trovare il «giusto metro di misura nel valutare certe situazioni», così da evitare il rischio, sbagliando approccio, di condurre le indagini su un territorio sbagliato.

Un momento della protesta No Green pass in via Marconi il 15 ottobre 2021

Sulle proteste dei No Green pass, che hanno costellato il periodo dal 24 luglio ad oggi, con una impennata a partire dal 15 ottobre, data di estensione dell’obbligo di certificazione verde ai luoghi di lavoro, Pallini ha ricordato i numerosi tavoli di confronto tenuti in Prefettura per garantire una «risolutezza» e rispetto della legge legge, evitando tuttavia un forte impatto.
E l’intervento della Questura ha consentito il regolare «svolgimento dell’attività portale» come confermato anche dall’Authority, nell’ambito di una «azione di  contenimento della protesta, nei limiti consentiti e senza esasperare gli animi». Negli ultimi giorni in particolare sono stati emessi una serie di provvedimenti nei confronti di alcuni manifestanti al presidio di via Mattei, fra i quali sanzioni amministrative, fogli di via e una denuncia.

Un equilibrio tutt’altro che semplice che tuttavia la Questura è riuscita sapientemente a trovare. Nonostante l’innalzamento del livello della tensione sociale, che «in altre città ha generato problematiche, sono ben contento che questo non sia successo ad Ancona». Pallini nel 2020 aveva raccolto il testimone da Claudio Cracovia, trasferito a Trento. A succedergli sarà un marchigiano.

Alla guida della Questura di Ancona arriva infatti Cesare Capocasa, 60 anni di San Benedetto del Tronto. Si tratta del fratello di Oreste Capocasa, già questore ad Ancona negli anni dal 2015 al 2019. Cesare Capocasa arriva dalla Questura di Ferrara che ha diretto dal febbraio 2020. Anche Pallini era arrivato ad Ancona dopo aver guidato la Questura di Ferrara. Giovedì il nuovo questore Capocasa sarà ad Ancona.

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