Ancona-Osimo

Pallavolo, Marco Pigliapoco: «Voglio un Ankon che non molla»

Si avvicina l’esordio ufficiale per la squadra del tandem Claudio Capitani e Marco Pigliapoco. «I presupposti per far bene ci sono tutti. Puntiamo il più in alto possibile»

Gli atleti dell'Ankon Volley
Gli atleti dell'Ankon Volley

ANCONA- Passano i giorni e si avvicina l’esordio ufficiale di questa nuova Ankon Volley. Dopo un’estate di fusioni, di mercato, di sogni e d’ambizioni tra poco la parola spetterà al campo. Alla guida di un gruppo carico e ben assortito, c’è uno staff tecnico di tutto rispetto dove spiccano le figure di Claudio Capitani e Marco Pigliapoco. Proprio con quest’ultimo abbiamo scambiato due parole in vista dell’inizio, per riassumere il lavoro fatto fin qui con la squadra.

Coach, quali sono le ambizioni alla vigilia della stagione?
«Alla vigilia le uniche ambizioni sono quelle di creare un gruppo, un livello globale il più simile possibile e, fissando gli obiettivi per il campionato, quello di farsi trovare pronti dalla prima partita. Ad altre ambizioni penseremo nel proseguo».

Come ha trovato i ragazzi?
«Molte esperienze diverse di provenienza, alcuni neofiti del campionato, ma pronti a dare il massimo; altri più scafati ed esperti e con la voglia di fare la differenza».

Quali potranno essere i vostri punti di forza?
«La volontà di non mollare, per il resto la pallavolo è un gioco che devi giocare con semplicità».

Che campionato di Serie B si aspetta?
«Forse più duro del primo anno di riforma, quest’anno ci sono stati molti movimenti di mercato. Vale comunque una sola regola: ogni partita è a sé».

Che idea si è fatto della fusione?
«Conosco bene entrambe le società. I presupposti per creare buone cose ci sono, la Bontempi ha voluto partecipare a questo campionato nazionale e per far questo è riuscita a far convergere gli intenti. Per me dal punto di vista tecnico è servito per ritrovare chi avevo conosciuto in passato entrando da subito in sintonia e continuare con chi, l’anno scorso, ho condiviso un anno sicuramente da ricordare. Alle persone con cui invece lavoreremo per la prima volta, io e Claudio Capitani, trasmetteremo quell’entusiasmo e quella tenacia che ci hanno contraddistinto sempre nell’affrontare ogni sfida».

Ce l’ha un sogno nel cassetto da coach?
«Da amante della pallavolo in generale, sarebbe bello poter tornare a rivedere la nazionale ai vertici mondiali. A livello locale, il sogno è rivedere il volley di elevato spessore dalle nostre parti. Guardando più vicino a noi, divertirsi e salvarsi il prima possibile, puntando in alto in classifica e dando filo da torcere a tutti».

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