Ancona-Osimo

Pala Gozzi da Ancona a Milano, 50mila visitatori

Proveniente dalla Pinacoteca Civica, il capolavoro di Tiziano dal 5 dicembre è protagonista del tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino. Marasca: «Finalmente Ancona è vista dall'esterno anche come città d'arte, di cultura e di bellezza»

Pala Gozzi, particolare con la Madonna e il Bambino

ANCONA – Sale a 50mila il numero di visitatori che, dal 5 dicembre ad oggi, hanno ammirato il dipinto “Sacra Conversazione” (Pala Gozzi) di Tiziano a Milano. Proveniente dalla Pinacoteca Civica del capoluogo dorico, è il capolavoro protagonista del tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino. Ogni anno, infatti, durante le festività natalizie, nella sede del Comune di Milano viene esposto un solo dipinto dell’arte italiana, a ingresso gratuito e con visita guidata.

La Pala Gozzi è stata ammirata da circa 15mila persone a settimana e i visitatori, fino al 14 gennaio, potranno anche osservare il retro del dipinto che ospita alcuni bozzetti, di cui uno tizianesco. La grande pala d’altare (olio su tavola, 312 x 215 cm) dipinta nel 1520 dall’allora trentenne Tiziano per il mercante di Dubrovnik Alvise Gozzi, e destinata all’altare principale della chiesa di San Francesco ad Alto ad Ancona, rappresenta infatti un momento fondamentale nell’iter pittorico di Tiziano. È il primo dipinto firmato e datato di Tiziano che si conosca: in un cartiglio centrale in basso si legge infatti ALOYXIUS GOTIUS RAGOSINUS / FECIT FIERI / MDXX / TITIANUS CADORINUS PINSIT. La tavola è una tappa decisiva nell’affermarsi di una nuova forma di pala d’altare, svincolata dagli schemi architettonici e prospettici del Quattrocento. Una rivoluzione che era stata intuita da Leonardo con la Vergine delle Rocce, proseguita da Raffaello, ma interpretata da Tiziano con uno spirito aperto alla natura.

Il retro della Pala Gozzi
Il retro della Pala Gozzi

La mostra è anche uno strumento di valorizzazione del territorio anconetano. Ogni opera che viene scelta da Palazzo Marino viene infatti presentata nella sua grande bellezza e come rappresentante della città di provenienza: Ancona è così protagonista nel video introduttivo all’esposizione, nel racconto, nelle guide e nelle pubblicazioni presenti in mostra, catalogo e brochure. «Finalmente – afferma l’assessore alla Cultura e Turismo, Paolo Marasca – Ancona è vista dall’esterno anche come città d’arte, di cultura e di bellezza. Abbiamo un patrimonio incredibile in questa città e dobbiamo aprirci al mondo con esso in braccio, mostrandolo orgogliosi, e abituando così le persone, sempre più assetate di cultura, a frequentarci anche a tale scopo. La nostra Pinacoteca, riaperta da poco più di un anno, è sulla bocca di tutta Italia grazie a questa operazione: siamo entrati in tempi rapidissimi nel circuito più importante del Paese e questo è molto emozionante, oltre che importante per le ricadute che otteniamo e otterremo».

La pala Gozzi
La Pala Gozzi esposta a Palazzo Marino

La mostra è curata da Stefano Zuffi e patrocinata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, promossa da Comune di Milano, Intesa Sanpaolo – partner istituzionale – con il sostegno di Rinascente. L’iniziativa è coordinata da Palazzo Reale e realizzata insieme alla Città di Ancona – Pinacoteca Civica “Francesco Podesti”, in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala e organizzata con Civita. L’opera sarà visitabile fino al 14 gennaio, tutti i giorni, dalle 9.30 alle 20 (ultimo ingresso alle ore 19.30), con ingresso libero; mentre giovedì dalle 9.30 alle 22.30 (ultimo ingresso alle ore 22.00). I visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che faranno da guida nel percorso espositivo. Chiusura anticipata il 31 dicembre alle 18 (ultimo ingresso alle ore 17.30), mentre l’1 e il 6 gennaio l’opera sarà visitabile dalle 9.30 alle 20 (ultimo ingresso alle ore 19.30).

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