Ancona-Osimo

Ospedali Riuniti, il NurSind Ancona segnala disagi e carenza di posti letto nella clinica Psichiatrica

Il sindacato delle Professioni Infermieristiche mette a fuoco la situazione e chiede risposte alla Direzione Aziendale, alla Regione Marche, al Servizio Prevenzione e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro

L'ospedale di Torrette
L'ospedale di Torrette

ANCONA – Sovraffollamento e, di conseguenza, servizi non adeguati al numero eccedente di pazienti. A mettere a fuoco la situazione all’interno dell’Unità Opertiva della Clinica Psichiatrica degli Ospedali Riuniti di Ancona il NurSind dorico, che lamenta la scarsa attenzione della direzione, della Regione Marche, all’Ordine delle Professioni Infermieristiche, alle segnlalazioni più volte effettuate.

Il sindacato delle Professioni Infermieristiche infatti ricorda che: «Da troppo tempo, i pazienti ricoverati eccedono costantemente il numero delle 20 degenze autorizzate per questo reparto. In pratica si ha stabilmente una media di 24 pazienti con problemi psichiatrici acuti ricoverati, fino ad avere ormai di frequente anche un massimo di 27 pazienti. Così alle dieci stanze del reparto che sono capienti e attrezzate per ospitare solo due letti e pazienti, sono di prassi aggiunti altri due per gli extra ricoveri “urgenti”».

Le conseguenze di questo atipico sovraffollamento espongono i pazienti e gli operatori sanitari, in primis gli infermieri che li assistono h.24, a molteplici pericoli, puntualizza in NurSind.

«I pazienti con problemi psichici, hanno necessità di un ambiente particolarmente tranquillo, con privacy e confort alberghieri, spazi e assistenza adeguate anche per soccorrerli in caso di emergenza. Tutto ciò in queste condizioni è impossibile da realizzare. I letti aggiuntivi nelle camere diminuiscono gli spazi vivibili e d’intervento, i servizi igienici sono insufficienti, il microclima diviene spesso insalubre. Inoltre non sono disponibili le unità testa-letto con i dispositivi per affrontare una emergenza clinica (non vi sono gli attacchi per l’Ossigeno-terapia, l’aspirazione e le necessarie prese elettriche per utilizzare monitor, pompe infusive, defibrillatori)».

In queste condizioni, come più volte protestato dal sindacato NurSind di Ancona, i rischi si tramutano in incidenti e danni per pazienti e sanitari.

«Sono aumentati – spiegano – gli episodi di aggressione e violenza tra i pazienti e verso gli operatori e l’ultima rilevazione dello stress lavoro correlato per i dipendenti in servizio presso l’U.O. di Psichiatria ha mostrato dei livelli in incremento critici. Cosa si aspetta? Che si arrivi agli albori delle cronache per ciò che già si può facilmente ipotizzare?».

Da qui la richiesta: «A tutela dei pazienti e degli operatori sanitari, il NurSind chiede che le istituzioni preposte al monitoraggio, sorveglianza e sicurezza dei luoghi di lavoro e alla salvaguardia del diritto di protezione e dignità degli stessi, intervengano con azioni urgenti a sanare l’incresciosa situazione».

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