Ancona-Osimo

Ospedale di Torrette, nuova mensa: al via vassoio personalizzato e stop alla plastica

Il paziente potrà ordinare dal proprio letto il suo pasto cucinato, fresco ogni giorno. Il rilancio della ristorazione vedrà lavori di ammodernamento della cucina e l'affido del servizio in gestione. Antonello Maraldo, direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona: «Il tutto sarà completato dopo l'estate»

ANCONA – Pasti freschi e cucinati nella nuova mensa, addio alla plastica e via libera al vassoio personalizzato. La rivoluzione nella ristorazione degli Ospedali Riuniti di Ancona procede a passo spedito verso un rilancio e una modernizzazione della mensa. Le stoviglie di plastica saranno abbandonate per lasciare il posto a quelle di ceramica e al vassoio personalizzato per ogni paziente sulla base delle sue condizioni di salute. Il paziente potrà ordinare dal proprio letto il suo vassoio personalizzato al personale che trasmetterà l’ordine direttamente alla cucina attraverso un palmare. Il vassoio arriverà nella camera alla giusta temperatura, mantenuto in caldo lungo tutto il tragitto.

Un momento della presentazione della nuova cucina

Un bel passo avanti e un’attenzione verso l’ambiente, quella posta in campo dalla direzione ospedaliera. Il nuovo servizio di ristorazione sarà esternalizzato, ovvero affidato in gestione tramite una gara d’appalto: i pasti saranno preparati freschi ogni giorno e cucinati all’interno della mensa nuova di zecca. Il locale è già stato oggetto di lavori, i quali saranno sottoposti a collaudo il 31 maggio, ma «saranno necessarie ulteriori modernizzazioni rispetto al progetto originario risalente a 10 anni fa – precisa il direttore amministrativo degli Ospedali Riuniti di Ancona, Antonello Maraldo -. Questo infatti non è più attuale rispetto alle evoluzioni avute nel frattempo; inoltre non contemplava la necessità di adottare il vassoio personalizzato come avviene oggi».

La nuova cucina

Tra gli interventi previsti nell’ambito del grande progetto di modernizzazione della cucina ci sono anche quelli per i nastri trasportatori che veicolano le stoviglie al lavaggio oltre a quelli per i sistemi di pulizia. Parallelamente alla gara per l’esternalizzazione della cucina, ovvero per l’affido del servizio, ci sarà anche quella per i lavori di ammodernamento. L’esternalizzazione riguarderà 38 dipendenti, i quali «resteranno tutti alle dipendenze degli Ospedali Riuniti di Ancona, la gran parte di loro avrà il distacco funzionale, nel senso che pur mantenendo lo status giuridico di dipendenti pubblici lavoreranno agli ordini del gestore del servizio ristorazione. Una scelta – spiega Maraldo – presa sia perché abbiamo un tetto del personale da rispettare, sia perché abbiamo deciso di investire nell’area sanitaria».

Il tutto sarà completato dopo l’estate. Intanto, fa sapere il direttore amministrativo, «il custumer satisfaction sul gradimento dei cibi ha mostrato un 69% di pazienti che ha espresso un giudizio positivo. Noi però non ci fermiamo e puntiamo a migliorare ulteriormente la performance e a proporre soluzioni sempre migliorative».

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