Ancona-Osimo

Ospedale di Osimo, Latini: «Lavori al pronto soccorso in partenza»

Ci sono 200mila euro messi a disposizione nel 2020 dal Commissario per la pandemia, allora Domenico Arcuri, per spostare e ampliare il reparto del pronto soccorso in affanno per mancanza di spazio e di posti letto

L'ospedale di Osimo
L'ospedale di Osimo

OSIMO – «Partono i lavori del pronto soccorso dell’ospedale “Ss. Benvenuto e Rocco” a Osimo, un passo avanti per i servizi sanitari nella zona Sud di Ancona. È con grande soddisfazione che annunciamo l’inizio dei lavori per il pronto soccorso dell’ospedale di Osimo, rappresentando un significativo avanzamento nel mantenimento dei servizi sanitari ospedalieri per l’intera zona a sud di Ancona». Ad annunciarlo proprio in queste ore il presidente del Consiglio regionale Dino Latini. Lo stesso poi aggiunge: «Grazie agli sforzi della dottoressa Capaldo, direttrice dell’Inrca, dopo anni di difficoltà e ritardi, siamo finalmente riusciti a sbloccare la situazione, adeguando il progetto ai finanziamenti disponibili e avviando i lavori. Tuttavia ora ci troviamo di fronte alla sfida di reclutare medici, una risorsa sempre più rara».

Il progetto

Ci sono 200mila euro messi a disposizione nel 2020 dal Commissario per la pandemia, allora Domenico Arcuri, per spostare e ampliare il reparto del pronto soccorso in affanno per mancanza di spazio e di posti letto. L’obiettivo è scambiare i locali con l’attuale laboratorio analisi, che si trova nell’ala accanto, sempre al piano terra, ma dove ci sarebbe stata la possibilità di realizzare due ingressi separati per sospetti Covid, una rampa per barellati con camera calda, oltre a nuovi bagni, e maggiori spazi per medici e sale d’attesa. Ci sperano tutti ancora, anche se il Covid non è più un’emergenza pandemica e perché tra circa due anni, salvo altri imprevisti, l’intero ospedale di Osimo dovrebbe essere trasferito nella nuova struttura in costruzione all’Aspio di Camerano. Il punto di primo intervento osimano oltretutto da anni attende personale di rinforzo. L’Inrca ha tentato più volte di integrare il personale con degli avvisi, due medici erano stati integrati ma uno è finito poi a San Severino per mobilità e una dottoressa è subito andata in maternità, così il “Ss. Benvenuto e Rocco” è costretto ormai da tempo ad affidarsi ad una cooperativa esterna di medici per coprire tutti i turni, compresi i notturni.

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