Ancona-Osimo

Osimo, c’è la mano del Vanvitelli dietro Villa Simonetti

Una scoperta che inorgoglisce tutta la città e che è emersa rileggendo gli archivi storici della famiglia e i carteggi

Villa Simonetti a Osimo
Villa Simonetti a Osimo

OSIMO – È arrivata come una sorpresa per i proprietari della villa e per tutti gli osimani. La facciata della meravigliosa Villa Simonetti a Osimo è stata ridisegnata dal Vanvitelli. A darne l’annuncio la proprietà, Alessandra Hercolani: «Siamo felici e orgogliose di aver partecipato al convegno internazionale di studi su Luigi Vanvitelli all’Accademia nazionale di San Luca a Roma il 20 novembre. Grazie all’intervento e agli studi del professore e storico dell’architettura Gian Paolo Consoli, si è parlato per la prima volta della meravigliosa scoperta fatta qualche tempo fa e cioè che la facciata di villa Simonetti a Osimo, da quasi cinque secoli proprietà della nostra famiglia, fu ridisegnata dal famoso architetto Luigi Vanvitelli».
Il convegno è rientrato nelle celebrazioni dei 250 anni dalla morte dell’architetto. Una scoperta che sarebbe emersa rileggendo gli archivi storici della famiglia e i carteggi.

L’interesse del Comune

Da tempo il Comune tiene conto della villa. Dal primo giugno scorso le grotte sottostanti Palazzo Simonetti sono entrate a far parte del circuito di promozione turistica della Asso. Saranno inserite tra le visite guidate volte alla scoperta dei capolavori artistici, storici e culturali della città e aperte a turisti e studiosi, attraverso manifestazioni culturali a tema. Già quest’estate la prima apertura della magnifica villa a un gruppo.

«L’accordo siglato tra la proprietà Hercolani Fava Simonetti e la Asso è stato voluto da questa amministrazione e ringrazio di cuore la proprietà per la disponibilità – afferma l’assessore al Turismo Michela Glorio -. Questa collaborazione ha l’obiettivo di ampliare l’offerta turistica di tipo ipogeo della nostra città e promuovere la conoscenza di grotte contenenti una simbologia attenzionata e studiata da molti, tra cui Roberto Mosca, al quale è stata intitolata anche la Sala del Cantinone».

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