Ancona-Osimo

Osimo, in arrivo tre antenne a San Biagio: la preoccupazione dei residenti

E' scattata la raccolta firme. Il sindaco ha incontrato gli abitanti della frazione e chiesto l'intervento dell'Arpam

OSIMO – A San Biagio di Osimo sono in arrivo tre nuove antenne per la telefonia. Il sindaco Simone Pugnaloni ha incontrato i cittadini residenti di via Fosso per affrontare la questione. «Ho avuto modo di spiegare che sulla questione antenne, i servizi di telecomunicazione sono stati parificati ad un servizio essenziale come acqua, luce e gas e lo Stato concede agli operatori una via celere e preferenziale – ha detto -. Ho spiegato altresì che il Comune di Osimo avendo approvato un regolamento Antenne ha individuato i luoghi pubblici come via principale dove ubicare le nuove antenne, ma contemporaneamente non può obbligare, ma suggerire e caldeggiare questa scelta. Il vantaggio di trovare una soluzione in luogo pubblico determina una certezza per i cittadini, quella di avere poi a disposizione un canone annuo dal privato destinato ad un capitolo di spesa dedicato per il monitoraggio costante dei campi elettromagnetici, anche a richiesta dei cittadini ivi residenti. Il privato invece se sceglie un luogo privato deve produrre una relazione dettagliata perche’ fa questa scelta alternativa. A San Biagio questa relazione non è stata prodotta, il privato ha impugnato il diniego del Comune a realizzare l’antenna in sito privato ed ha ottenuto una sospensiva del nostro provvedimento di stop. Per tale ragione poi è nato il palo scevro delle antenne forse perché per la definitiva installazione si attende la sentenza di maggio. Nel frattempo, buon per noi, il 7 febbraio, il Tar Marche emette una sentenza che dice il contrario della precedente sospensiva emessa sulla questione in favore del privato motivo per cui aveva iniziato l’installazione. La nuova sentenza del 7 febbraio obbliga il privato a produrre una relazione dettagliata per poter installare un’antenna in luogo diverso da aree pubbliche previste da regolamento comunale. Per questa ragione anche per San Biagio chiederemo al nostro legale di battersi in sede di giudizio, previsto per maggio, per vincere una battaglia in favore dell’ubicazione della stessa in luogo pubblico».

La richiesta all’Arpam

Nel frattempo a tutela della salute pubblica, vista l’installazione di tre antenne nell’arco di 500 metri lineari a San Biagio in zona via Fosso, il sindaco chiederà ad Arpam di installare in maniera permanente una centralina di monitoraggio dei campi elettromagnetici cosi da poter visionare dati in tempo reale e renderli pubblici alla comunità di San Biagio. «Mi corre l’obbligo di ribadire come il Comune non trae nessun beneficio dall’installazione di un’antenna in luogo privato ed è impotente dinanzi la legge dello Stato che spalanca le porte al 5G avendo eliminato ogni vincolo sulle distanze e sulla Paesistica e permettendo l’inizio lavori con una sola comunicazione. Ai cittadini presenti che ringrazio nuovamente ho chiesto di effettuare una raccolta firme a supporto della richiesta da fare ad Arpam».

La raccolta firme

Il neopresidente del Consiglio di quartiere Leonardo Puliti, che ha organizzato quel momento di confronto, ha aggiunto oggi (18 marzo): «Sono state raccolte 211 firme a San Biagio e Santo Stefano. Oggi verranno consegnate al sindaco. Obiettivo della raccolta firme, dopo l’incontro con il sindaco, è quello di ottenere da parte dell’Arpam l’installazione di centraline fisse per il monitoraggio del campo elettromagnetico nella zona di via Fosso e vie circostanti a San Biagio di Osimo dove sono già presenti due antenne per la telefonia mobile. In particolare si richiede un controllo preventivo in vista dell’imminente attivazione di una terza antenna già prevista nei pressi delle altre due. Ringrazio le 211 persone che hanno risposto al nostro invito e tutti i consiglieri che hanno presieduto alla raccolta delle firme. La comunità di San Biagio è molto preoccupata per il possibile impatto, sulla loro salute, dell’installazione di una terza antenna nei pressi delle altre due già presenti».

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