Ancona-Osimo

Osimo, nuovo supermercato alla Stazione: i dubbi sulla viabilità

La consigliera comunale delle Liste civiche Monica Bordoni: «Le richieste di una soluzione alternativa alla viabilità avanzate con grande coerenza e determinazione sono state purtroppo ignorate»

Il picchetto anti traffico a Osimo Stazione
Il picchetto anti traffico a Osimo Stazione

OSIMO – Sarà inaugurato mercoledì 20 marzo alle 17 il maxi supermercato Oasi di proprietà dei magazzini Gabrielli in corso di costruzione lungo la statale 16 a Osimo Stazione. In tanti plaudono al servizio ma temono, ancora, per la viabilità. In queste settimane si è aperto uno spiraglio per la rotatoria di fronte che congestionerebbe il traffico che sicuramente sarà maggiorato. Il comitato dei cittadini di Osimo Stazione ed Osimo Comitato salute ed ambiente avevano organizzato anche un sit in di fronte al centro commerciale. Ci sono valutazioni in corso da parte dell’Anas cui il primo cittadino, spinto anche dalle tante domande dei residenti, ha fatto richiesta. Ci sarebbe infatti la disponibilità della proprietà di utilizzare parte della loro area per realizzarla. Si era anche ipotizzata una viabilità alternativa con un anello con entrata da via Camerano e doppia uscita sull’entrata principale del supermercato ma i cittadini di via Camerano avevano palesato il loro no e quindi non si era proseguito con tale soluzione.

La posizione della consigliera Bordoni

«È con profondo disappunto che apprendiamo dell’imminente apertura del centro commerciale Oasi, nonostante le numerose e accorate richieste avanzate da me e dal comitato salute ed ambiente di Osimo Stazione, rappresentato dai cittadini della frazione – afferma la consigliera comunale delle Liste civiche Monica Bordoni -. Le richieste di una soluzione alternativa alla viabilità avanzate con grande coerenza e determinazione sono state purtroppo ignorate. È evidente che la viabilità attuale, lasciata inalterata comporterà un notevole aumento del traffico all’interno della frazione di Osimo Stazione, già gravemente compromessa da un eccessivo flusso veicolare, con conseguenze dannose per la salute pubblica e la sicurezza stradale. Riteniamo inaccettabile che, alla vigilia dell’apertura del centro commerciale, l’amministrazione comunale non abbia presentato progetti concreti o soluzioni efficaci per affrontare questa problematica. Se davvero ci fosse stata la volontà di risolvere seriamente questo problema, le azioni avrebbero dovuto essere intraprese in concomitanza con l’apertura del centro commerciale stesso. L’amministrazione ha avuto tutto il tempo necessario per progettare e realizzare un piano alternativo di viabilità, ma ha preferito ignorare le richieste della comunità. Ci sentiamo ingannati e delusi, specialmente dopo l’episodio della recinzione dell’area verde di via Mameli, dove il Comune vorrebbe realizzare, a spese dell’Oasi, un centro giovanile di 50 metri quadrati. Giusto avere un centro giovanile, un’attrattiva per i ragazzi della frazione, ma esistono spazi più ampi, liberi, meno nascosti dove poter realizzare un centro per loro. E’ importante sottolineare, come ci ricorda un residente della frazione Walter Ciarrocchi, che questa area verde è stata ceduta al Comune negli anni 1990 dall’allora cooperativa Skalo che ha realizzato tutti gli alloggi esistenti e secondo gli accordi sottoscritti la destinazione di quell’area avrebbe dovuto essere esclusivamente a verde pubblico attrezzato».

La rotatoria del Cargopier

Scadeva il 14 marzo invece il termine ultimo per la realizzazione della rotatoria a servizio del centro commerciale Cargopier. Nessun taglio del nastro ancora però, anche se è stata ultimata l’asfaltatura e la rotonda dovrebbe essere di prossima fruizione, come auspicano i tanti automobilisti che transitano lungo la statale 16 ogni giorno e gli stessi negozianti del centro che da metà ottobre protestano per quell’ostacolo, il cantiere appunto, i cui tempi si sono notevolmente allungati.

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