Ancona-Osimo

Osimo, inaugurata la Madonnina delle Api

Fu realizzata agli inizi del Novecento da Enrico Gallina, molto devoto alla Beata Vergine Maria. Si sentiva graziato per aver perso il piroscafo che lo doveva portare migrante in Argentina, che affondò durante la traversata

Monsignor Spina e il sindaco Pugnaloni davanti all'edicola
Monsignor Spina e il sindaco Pugnaloni davanti all'edicola

OSIMO – La devozione di un quartiere, di una parrocchia per la “Madonnina delle Api” che torna a risplendere nella giornata della Venuta di Maria a Loreto. È stato inaugurato ieri, 10 dicembre, il restyling dell’edicola situata in territorio osimano. La Madonnina delle Api fu realizzata agli inizi del Novecento da Enrico Gallina, molto devoto alla Beata Vergine Maria. Si sentiva graziato per aver perso il piroscafo che lo doveva portare migrante in Argentina, che affondò durante la traversata.

Tra le più antiche edicole religiose della città, fu restaurata nel 1933 su commissione di Nazzareno Pierelli. Più volte danneggiata nel corso degli anni, viene oggi recuperata grazie all’impegno del Consiglio di quartiere e della Parrocchia San Carlo, con il contributo dell’Amministrazione Comunale. «Con piccoli gesti si possono fare grandi cose – ha detto il sindaco Simone Pugnaloni -. L’Amministrazione comunale si era impegnata a regalare ai cittadini di via Montefanese la ricostruzione di una edicola sacra con una storia centenaria nata per volontà di Enrico Gallina. Un obiettivo condiviso con un grande gioco di squadra per cui mi sento di ringraziare il geometra Mauro Gallina, il comitato parrocchiale capitanato da Flavio Fratesi, il consiglio di quartiere ed il suo presidente Claudio Marra, la restauratrice Claudia Giaccaglia, l’azienda che ha ricostruito la madonnina, la Andrea building Ssrl dell’ingegner Andrea Catena. Insieme abbiamo reso felice una comunità che era presente in massa per gioire della ricostruzione della Madonnina della Api. Un ringraziamento speciale a Sua Eccellenza monsignor Angelo Spina per la sua presenza e per la sua benedizione».

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