Ancona-Osimo

Osimo, pioggia di euro per strade e palazzi da riqualificare

Il punto della situazione con l'assessore ai Lavori pubblici Flavio Cardinali nell'occasione della scadenza del secondo mandato Pugnaloni

La conferenza di fine anno a Osimo
Osimo, la Giunta (foto d'archivio)

OSIMO – E’ l’assessore ai Lavori pubblici di Osimo Flavio Cardinali a parlare della sua delega in fase di bilancio a chiusura dell’anno. «Sono stati anni, questi ultimi, caratterizzati dall’aumento dei costi delle materie e poi dal Covid e dai suoi effetti sull’economia anche locale. Anni duri ma abbiamo fatto tanto. Per gli asfalti nel 2023 sono partiti lavori per 850mila euro», ha esordito.

Diverse strade sono state sistemate interamente, altre a metà. Asfaltato ad esempio il 90 per cento di via Fratte poi le vie Coppa, Bellafiora, Molino Mensa, metà di via Cagiata, Aldo Moro, Montegalluccio. Astea è intervenuta all’Abbadia.

«Sono state realizzate quattro maxi rotatorie da 170mila euro, Colle San Biagio, Osimana – aggiunge -. Sono appena stati affidati i lavori per il selciato in centro, 95mila euro, lavori di manutenzione straordinaria della pavimentazione che riguarderanno piazza del Comune, piazza Boccolino, le vie Lionetta, Antica Rocca, Cappuccini e del Cassero, e via Industria per 200mila euro. Alla piscina comunale sono andati 300mila euro per il restyling fatto anche allo stadio Diana, alla palestra Europa 200mila. Migliaia di euro sono andati per il fotovoltaico nelle scuole e negli impianti sportivi. In corso i lavori al cortile dell’ex cinema, di pronta inaugurazione, per 160mila euro. Nel 2023 non c’è stato indebitamento da mutui. Dall’Ufficio ricostruzione e dalla regione Marche a disposizione quasi quattro milioni di euro per varie opere, tra cui lo studio di vulnerabilità del palazzo comunale per cui è in corso l’analisi (un milione e 270mila euro). Dal Pnrr invece ci sono sei milioni di euro tutti per opere nella fase progettuale. Quattro milioni e 600mila euro arrivano dallo Stato per, tra tutti, il palascherma, per cui si attende la firma della convenzione».

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