Ancona-Osimo

Un osimano a Osaka: dal Giappone un messaggio d’amore per l’Italia

Paolo Capomagi ha partecipato al video di solidarietà girato a Osaka dedicato agli italiani colpiti dal coronavirus e condiviso dalla trasmissione televisiva Le Iene di Italia 1

Un'immagine del video girato a Osaka trasmesso da Le Iene

OSIMO –Sono tanti i nostri connazionali sparsi nel mondo che seguono con preoccupazione le sorti dell’Italia. Da loro e dai Paesi che li ospitano arrivano sempre più spesso messaggi di solidarietà, anche attraverso il Web. Come il video girato da un italiano residente a Osaka, in Giappone, trasmesso dalla trasmissione tv Le Iene su Italia 1. Il video, visibile anche su YouTube, è una bellissima testimonianza d’affetto e di solidarietà nei confronti del popolo italiano alle prese con l’emergenza coronavirus. All’iniziativa ha partecipato anche l’osimano Paolo Capomagi, 47 anni, in Giappone dal 2002 dove vive insieme alla moglie e al loro figlio Taro.

Com’è nata l’idea?
«Nei primi giorni della crisi coronavirus molti stati europei avevano un po’ deriso il nostro Paese con dei video di satira, mentre in Giappone chiunque incrociavo per strada mi chiedeva notizie e mi dava parole di conforto. Il giorno del compleanno di una collega Giapponese (il 19 marzo),  l’Italia stava passando delle ore molto difficili e così invece di andare a festeggiare, abbiamo pensato fosse carino raccogliere dei video messaggi di incoraggiamento da parte del popolo giapponese, che da sempre ama e rispetta il nostro Paese. Il video è stato condiviso da vari personaggi sui social, tra cui la trasmissione di Italia 1 Le Iene».

Com’è ora la situazione in Giappone?
«Al momento c’è grande apprensione. Il numero dei contagi, seppur contenuti rispetto ad altri Stati, è nuovamente in aumento, soprattutto a Tokyo dove hanno molta paura che la situazione possa esplodere. Loro usano il termine inglese “over shoot”. Come avrete sicuramente saputo, inoltre, hanno posticipato di un anno le attesissime “Olimpiadi di Tokyo 2020”. Poi c’è stato il crollo della Borsa e ora temono un grave colpo anche per il turismo: in questi ultimi anni la presenza di turisti stranieri – soprattutto cinesi – era aumentata moltissimo».

Che provvedimenti ha preso il Governo?
«Per il momento si può uscire di casa e non ci sono zone rosse, ma sono state comune prese delle misure restrittive come ad esempio la chiusura delle scuole. Si consiglia il telelavoro (ad esempio annunci all’interno dei treni), mentre nell’area metropolitana di Tokyo il sindaco ha esortato a rimanere il più possibile in casa, ma per ora senza obblighi né sanzioni. Però si comincia a chiedere di adottare misure più restrittive».

Come viene vista da lì la situazione italiana?
«Al momento del dilagare dell’epidemia anche le news giapponesi parlavano continuamente della drammatica situazione che stava accadendo nel nostro Paese, mandando in onda anche parte dei discorsi del Premier Conte. Un reporter giapponese, ad esempio, mostrava le immagini dall’Italia. Si faceva notare che normalmente in Italia non si usano le mascherine, mentre in Giappone, in inverno, molti le usano come prevenzione dalle comuni malattie di stagione, come l’influenza. Però si faceva anche notare che le persone, alle casse dei supermercati, rispettavano le distanze consigliate da persona a persona. Molti giapponesi che conosco sono preoccupati e rattristati dal fatto che l’Italia sia così duramente colpita. Mi chiedono in continuazione informazioni e notizie sulla situazione del nostro Paese e sullo stato di salute dei miei familiari».

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