Ancona-Osimo

Oncologia: inaugurato l’NGS, in poche ore scopre le anomalie genetiche (Fotogallery)

Questa mattina ad Ancona la presentazione di Next Generation Sequencing, la nuova apparecchiatura in dotazione al Centro di riferimento Regionale di Alta Specializzazione in Genetica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona. Frutto della sinergia tra pubblico e privato

Da sx Moreno Cedroni, Fabrizio Volpini, Michele Caporossi, Rossana Berardi, Sauro Longhi, Marcello D'Errico, Marisa Carnevali, Valeria Mancinelli e Emma Capogrossi
Da sx Moreno Cedroni, Fabrizio Volpini, Michele Caporossi, Rossana Berardi, Sauro Longhi, Marcello D'Errico, Marisa Carnevali, Valeria Mancinelli e Emma Capogrossi

ANCONA – Si chiama NGS, acronimo di Next Generation Sequencing, ed è la nuova apparecchiatura ad alta tecnologia, in dotazione al Centro di riferimento Regionale di Alta Specializzazione in Genetica Oncologica degli Ospedali Riuniti di Ancona. Uno strumento che in poche ore permetterà di ottenere un quadro completo delle anomalie genetiche in ambito oncologico e che andrà ad implementare i test genetici, già eseguiti ad Ancona gratuitamente per i pazienti e i cittadini marchigiani e di fuori regione che abbiano una familiarità oncologica su base ereditaria.

NGS, acronimo di Next Generation Sequencing
NGS, acronimo di Next Generation Sequencing

Lo strumento è stato inaugurato nella mattinata di oggi, giovedì 8 marzo, nel corso di una cerimonia di presentazione tenutasi presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia, nell’aula D del Polo Eustachio.

Un settore che si sta sviluppando molto negli ultimi anni, quello della genetica oncologica, e che permette di identificare le mutazioni favorenti lo sviluppo di tumori. Prevenzione e diagnosi precoce, sono solo alcune delle possibilità offerte da questo tipo di indagini.

Nel 2017 i dati del Centro di riferimento regionale di Genetica Oncologica registrano un boom di attività, con un incremento del 281% rispetto al 2015. Complessivamente 2.402 prestazioni tra test e consulenze genetiche nel corso dell’ultimo anno.

«Si tratta di una iniziativa – ha spiegato Sauro Longhi, rettore dell’Università Politecnica delle Marche – che la professoressa Rossana Berardi sta organizzando per far emergere la necessità di un centro di valore regionale e nazionale, con l’obiettivo di individuare le cure più appropriate e le azioni di prevenzione più efficaci. Un centro che manca nelle Marche, che sono invece ricche delle competenze e del valore di tanti medici. Assente anche un coordinamento regionale, che ora si sta sviluppando e che la professoressa Berardi sta enucleando in una serie di progetti».

Dello stesso avviso Michele Caporossi, direttore dell’Azienda Ospedali Riuniti di Ancona, che nel suo intervento ha spiegato che «l’ultimo miglio per realizzare il nuovo centro oncologico delle Marche va ancora fatto perché sarà realizzato attraverso la centralizzazione. Nella biologia molecolare c’è la chiave della medicina da qui al futuro, su questo noi fondiamo un passo importante del lavoro degli Ospedali Riuniti, in connessione con Università e Regione». Obiettivo portare l’Ospedale di Torrette a servire l’intera area adriatica. «Il laboratorio di genetica oncologica è frutto della nostra convinzione che tra pubblico e privato si debbano abbattere le barriere per lavorare nella ricerca applicata così come nell’innovazione dell’assistenza sanitaria. Crediamo che ci siano due strade, la prima è quella di ottimizzare le risorse pubbliche, la seconda quella di attirare investimenti privati nei laboratori di innovazione e questo ne è il caso».

Il taglio del nastro. Da sinistra, Marisa Carnevali, Michele Caporossi, Rossana Berardi, Fabrizio Volpini, Sauro Longhi
Il taglio del nastro. Da sinistra, Marisa Carnevali, Michele Caporossi, Rossana Berardi, Fabrizio Volpini, Sauro Longhi

Nel corso della mattinata sono stati inaugurati anche nuovi ambulatori per il counselling genetico, e con l’occasione il Centro è stato intitolato alla memoria del suo fondatore, il professor Riccardo Cellerino, Maestro di Oncologia, ricordato nelle parole di Marcello D’Errico, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia: «Il mio pensiero oggi va ad un grande maestro, un professore vecchio stampo, ma con un occhio proteso sempre verso il futuro».

Un traguardo importante che rientra nell’ambito del progetto di ricerca ed umanizzazione promosso dalla Clinica Oncologica dell’Università Politecnica delle Marche e dagli Ospedali Riuniti di Ancona, con il sostegno della Fondazione Ospedali Riuniti di Ancona onlus. Un’iniziativa che si inserisce in “Le stelle per l’oncologia”, progetto di divulgazione di informazioni sull’importanza di uno stile di vita sano e di una corretta alimentazione, nella prevenzione dei tumori e nella gestione del paziente oncologico.

Fabrizio Volpini
Fabrizio Volpini

«Un’inaugurazione molto importante – ha spiegato Fabrizio Volpini, presidente della IV Commissione Sanitaria Regionale – che intercetta una necessità nell’ambito delle malattie oncologiche, le quali hanno nella genetica un loro determinismo. Oggi abbiamo la possibilità di conoscere aspetti genetici sia dal punto di vista preventivo che terapeutico. Le nuove terapie cambiano in base al profilo genetico della malattia. Il sequenziatore aumenterà la capacità di eseguire esami e sarà in grado di dare risposte più appropriate in termini di qualità e quantità».

L’acquisto del macchinario è stato reso possibile grazie alle “Stelle dell’imprenditoria”, la serata di beneficienza svoltasi lo scorso 9 novembre presso l’Istituto Alberghiero Panzini di Senigallia, dove gli chef stellati dei ristoranti Uliassi, Cedroni, Nostrano, Andreina ed Emilio, hanno preparato una cena per l’occasione. Alla serata hanno partecipato i maggiori imprenditori marchigiani, e grazie alle loro generose donazioni sono stati raccolti ben 195.300 euro, che hanno consentito l’acquisto del macchinario NGS e l’attivazione di un contratto per oncologo dedito al counselling genetico.

La Direttrice della Clinica Oncologica e del Centro di Genetica Oncologica, la professoressa Rossana Berardi, riallacciandosi alla ricorrenza dell’8 marzo, ha spiegato nel suo intervento che una donna su dieci svilupperà un tumore nel corso della sua vita, sottolineando l’importanza dell’indagine genetica per evitare che i numeri crescano ancora. «Quando facciamo ricerche sui test genetici, cerchiamo la predisposizione, che può originare un tumore in seguito all’esposizione di fattori ambientali o all’adozione di stili di vita errati. Questo tipo di indagine consente la prevenzione attiva primaria (interventi chirurgici e chemioprevenzione), e la prevenzione secondaria attraverso programmi di sorveglianza mirati». Berardi ha poi sottolineato l’importanza del lavoro di rete con gli oncologi marchigiani. «Ricevere un apparecchio così innovativo – ha concluso – è un grande dono per tutti, la realizzazione di un sogno per pazienti e cittadini marchigiani e ci permetterà di eseguire esami importantissimi per la prevenzione e la cura dei tumori».

Ha ripercorso i traguardi raggiunti dalla Fondazione Ospedali Riuniti Onlus, la presidente Marisa Carnevali, grazie alla collaborazione sinergica con la primaria Berardi: «Abbiamo ideato la serata di beneficienza a Senigallia che ci ha permesso di raccogliere in un mese 195 mila euro, espressione della generosità di molti imprenditori, e fondazioni. Era un sogno impensabile, oggi è una realtà».

Il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli ha sottolineato «La peculiarità dell’iniziativa che rappresenta la sinergia concreta tra pubblico e privato, ma anche tra singole persone e istituzioni, università e azienda ospedaliera. Non è una cosa che capita spesso, è una buona notizia che fa bene alla salute della comunità, perché sono questi fatti concreti che danno quei segnali di fiducia nel futuro e nella possibilità di risolvere problemi anche drammatici come quelli di cui si occupa l’oncologia».

Gli fa eco l’assessore alla sanità del Comune di Ancona, Emma Capogrossi, che ha ricordato l’importanza del volontariato. «Le risposte ai bisogni di una società così complessa non possono venire solo dalle istituzioni, ma devono venire anche da ciascuno di noi».

Lo chef Moreno Cedroni
Lo chef Moreno Cedroni

Centrato sul tema alimentare l’intervento dello chef stellato Moreno Cedroni, il quale ha delineato le linee guida di una corretta alimentazione, che trovano nel consumo di frutta, verdura e pesce, e nella limitazione dei latticini e della carne, la loro espressione.

Al termine della giornata sono stati consegnati gli attestati di benemerenza agli imprenditori e sostenitori del progetto “Stelle per l’Oncologia”.

 

 

 

Alcune immagini della mattinata con l’incontro iniziale e con l’inaugurazione dei nuovi ambulatori per il counselling genetico e l’intitolazione del Centro alla memoria del suo fondatore, il professor Riccardo Cellerino

 

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