Ancona-Osimo

Nuoto, l’enfant prodige Ragaini alle Olimpiadi: le reazioni di chi lo conosce meglio

«Quegli ultimi 50 metri sono tutti merito suo – racconta il coach Cavalletti – con la sua adrenalina, la sua capacità di autostimolarsi»

Alessandro Ragaini a fine gara applaudito anche da Megli, foto Giorgio Scala e Andrea Masini/DBM

ANCONA – Il successo di Alessandro Ragaini, nuotatore diciassettenne di Castelplanio tesserato per Team Marche e Carabinieri che ieri ha vinto l’oro nei 200 stile libero ai campionati italiani assoluti di Riccione centrando anche il pass per le prossime Olimpiadi di Parigi, fa parlare di sé. Sarà quella finale da Davide contro Golia in cui l’allievo, Alessandro Ragaini, indossando la cuffia del compagno di squadra nei Carabinieri e primatista italiano, Filippo Megli, ha superato il maestro in un’ultima vasca da stropicciarsi gli occhi, sarà il suo sorriso incredulo a fine gara, saranno le sue dediche alla famiglia e agli amici e le sue dichiarazioni ai microfoni della Rai, ma il ragazzo raccoglie intorno a sé sempre più apprezzamento e stima, con la sua schiettezza e la sua semplicità. «Nella borsa per Parigi? La tuta della nazionale, ah, sì, e un sorriso» come gli suggerisce Megli, davanti alle telecamere Rai in diretta. Ecco Alessandro Ragaini, l’enfant prodige del nuoto marchigiano e italiano, quello che nuota alto ma che resta con i piedi per terra, quello che scivola sull’acqua come un motoscafo migliorando il suo crono della mattina di oltre un secondo, andando a centrare un traguardo che fino a un giorno fa era un sogno. Quello che continua a stupire tutti.

«L’oro italiano e il pass per Parigi sono il coronamento del lavoro e del contributo di tutti, del suo allenatore Andrea Cavalletti in primis – racconta il presidente della Team Marche, Mirko Santoni –, di una struttura che ha seguito procedure e protocolli, dimostrando la propria efficacia nell’avviamento all’attività agonistica su cui puntiamo tanto. Arrivare alla gara delle gare e realizzare tutto questo, rappresenta un onore per noi e per tutto quello che abbiamo fatto. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a questo successo e a questo traguardo, che è un punto di partenza. Il ragazzo farà strada, dobbiamo solo seguirlo». Per Marco Mancini, direttore sportivo Team Marche «questo risultato è una soddisfazione enorme. Dietro c’è un grande lavoro di programmazione, di equipe, di staff tecnico e fisioterapico, di preparazione atletica, di scelta delle gare. Alessandro è un ragazzo di un’umiltà straordinaria ma di una grinta incredibile, il risultato di un lavoro costantemente dettagliato. Siamo veramente tutti felici».

Il coach Andrea Cavalletti, che lo allena dal 2020, racconta la gara e le sue sensazioni dagli spalti, dove ha seguito quel 200 stile libero insieme a Santoni, Mancini, alla famiglia di Alessandro Ragaini e a tanti suoi compagni di squadra: «Fino ai 150 metri potevo sapere cosa poteva succedere, ma l’ultimo 50 no, quello è tutto frutto di Alessandro, con la sua adrenalina, la sua capacità di autostimolarsi. Gli ultimi 25 metri sono stati qualcosa di incredibile, come teneva il ritmo e prendeva l’acqua. Visto quello che aveva fatto di martedì, e anche al Mondiale, sapevo che poteva fare meno di 1’47” ma è passato dall’1’47” all’1’45”, pura magia sportiva. Dopo la gara abbiamo ricevuto tanti complimenti da tutti, anche dallo staff della nazionale dove ha stupito un po’ tutti anche lì, perché sapevano che stava bene, che poteva nuotare 1’46”, al Mondiale era successo quello che doveva succedere, la gara doveva essere questa, agli Assoluti, e così è stato. Ma Alessandro è andato oltre le aspettative. Quindi si sono complimentati del percorso fatto».

I complimenti per Alessandro Ragaini arrivano anche dai vertici del Coni regionale e della Federnuoto delle Marche: «Continua a stupirci, Alessandro – dice il presidente Coni Marche, Fabio Luna –. Dopo la convocazione al Mondiale che aveva un po’ sorpreso tutti e un quinto posto con la staffetta, ci si aspettava qualcosa di importante dagli Assoluti a Riccione ma quello che è venuto fuori nella finale dei 200 stile libero è qualcosa davvero di eccezionale. Staccare a 17 anni il pass per Parigi riempie di grandi emozioni e soddisfazione, ed è il coronamento di un movimento sportivo, quello del nuoto, che ci sta dando delle belle soddisfazioni». «Alessandro Ragaini orgoglio regionale – conclude Fausto Aitelli, presidente Fin Marche –. Nel nostro settore è il primo marchigiano nato e cresciuto sportivamente nelle Marche che si prende oltre al titolo italiano e ai due record giovanili, anche il pass olimpico. Tutte le altre stelle del nuoto marchigiano, in passato, ma anche attualmente, sono cresciute sportivamente fuori dalla regione. Dunque celebriamo Alessandro e sottolineiamo anche la semplicità e la naturalezza con cui dice di essere innamorato del nuoto e di dedicare il suo successo alla famiglia e agli amici, un segnale di serenità, in queste prime tappe importanti che questo ragazzo colleziona mantenendo i piedi ben saldi per terra».

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