Ancona-Osimo

Marcelli, il racconto delle ricerche in mare di Ubaldo Pomioli. I sommozzatori l’hanno individuato con un sonar

Il racconto di Roberto Roldi, capo reparto del Nucleo Sommozzatori dei vigili del fuoco di Ancona

Roberto Roldi, capo reparto del Nucleo Sommozzatori dei vigili del fuoco di Ancona

NUMANA – Sono state condotte anche con l’ausilio di un sonar le ricerche di Ubaldo Pomioli, l’imprenditore 58enne di Porto San Giorgio, il cui corpo è stato rinvenuto alle 8.55 di questa mattina, 12 settembre, in mare a Marcelli di Numana, davanti allo stabilimento la Bussola, dove ieri pomeriggio (11 settembre) alle 17.30 era entrato in acqua per una nuotata. A trovare il corpo sono stati i sommozzatori dei vigili del fuoco di Ancona, che dalla serata di ieri cercavano l’uomo disperso in mare, insieme alla Capitaneria di porto.

Ad allertare i mezzi di soccorso ieri sera i carabinieri di Numana, la moglie dell’uomo, titolare dello stabilimento la Bussola, non vedendolo tornare a casa si è preoccupata ed ha dato l’allarme. Una famiglia molto nota nella Riviera del Conero, quella della moglie dell’uomo, Anna Maria Marcelli, storici imprenditori del turismo, tanto che la frazione di Numana, Marcelli, porta il loro stesso nome. Anche Pomioli era un imprenditore molto noto: la famiglia del 58enne a Porto Sangiorgio ha una attività nel settore dell’arredo.

«Abbiamo iniziato le ricerche ieri sera verso le 20,30» dice Roberto Roldi, capo reparto del Nucleo Sommozzatori dei vigili del fuoco di Ancona, che ha lavorato ininterrottamente insieme ai colleghi di Ancona fino al ritrovamento del corpo, questa mattina. «Una testimone lo aveva visto entrare in acqua e questa mattina ci ha indicato un punto in cui ricordava di averlo visto».

L’imbarcazione dei sommozzatori dei vigili del fuoco di Ancona

Le ricerche erano andate avanti tutta la notte, e alle prime luci dell’alba è arrivato in supporto anche un elicottero della guardia costiera. «Abbiamo effettuato una ricerca strumentale con un side scan sonar – spiega – uno strumento che tramite onde sonore ad alta frequenza quando queste arrivano sul fondale e tornano indietro ‘disegnano’ la forma di ciò che è presente sul fondo del mare».

Si tratta di un disegno approssimativo, spiega il sommozzatore dei vigili del fuoco di Ancona. Una volta individuata la sagoma, il sonar segnala il punto esatto in cui concentrare le verifiche. «Lo strumento ce lo ha segnalato a circa 30 metri dalla costa e a 5 metri di profondità – racconta – Lì si sono immersi due dei nostri sommozzatori per verificare ed hanno scoperto il corpo».

L’uomo è stato recuperato «a mano da due sommozzatori dei vigili del fuoco di Ancona che lo hanno caricato a bordo della nostra imbarcazione». Una volta a bordo è stato portato in banchina al porto di Numana per il riconoscimento della salma. «Le ricerche in notturna sono state eseguite – spiega – dall’imbarcazione e dal gommone, seguendo dei corridoi che abbiamo ripercorso più volte. Questa mattina abbiamo usato il sonar che traccia tramite una sorta di geolocalizzazione le aree già perlustrate».

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