Ancona-Osimo

No allo spreco alimentare a tavola, l’alberghiero di Loreto assapora piatti “nuovi”

I giovani cuochi hanno sperimentato nuove ricette assieme all'associazione Slow food di Ancona con grande successo, tanto che presto si tornerà a tavola con loro

Lo Slow food all'Alberghiero di Loreto
Lo Slow food all'Alberghiero di Loreto

LORETO – Slow food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a dare il giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi, grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali. La sezione anconetana sta mettendo in campo il suo sapere per le nuove promesse della cucina all’alberghiero “Einstein-Nebbia” di Loreto. Ha già organizzato un appuntamento e ne seguiranno altri, con la stessa mission, per formare una generazione di cuochi attenta allo spreco alimentare.

«Finora è stata una condivisione dei saperi particolarmente significativa: tre ragazzi soci dell’associazione Ancona e Conero e parte della rete giovane Sfyn Ancona e Conero, Slow food young network, rete che connette i giovani di tutto il mondo interessati al futuro del cibo, cuochi già da tanto tempo, si sono impegnati a portare la nostra filosofia ai giovani studenti realizzando piatti a costo quasi zero con ingredienti tipo le lisce del pesce rimediate dal pescivendolo per regalo, erbe raccolte in campagna e altri scarti di verdura, pane, realizzando però veri piatti d’autore e buoni, puliti e giusti», dicono dall’associazione.

I piatti preparati all’Alberghiero

La Giornata contro lo spreco alimentare

Il 5 febbraio oltretutto è stata proprio la Giornata nazionale contro lo spreco alimentare: «Sono tanti i motivi per i quali bisogna pensarci: etici, ambientali, filosofici. Produrre cibo inquina perciò buttarlo è un doppio “delitto” verso chi non ne ha accesso e verso l’ambiente e poi la moneta spesa per l’acquisto l’abbiamo avuta lavorando, in cambio del nostro tempo libero e il nostro tempo così prezioso perché è l’unico che abbiamo a disposizione lo buttiamo nel secchio? Sono mille i modi per riciclare gli avanzi o utilizzare parti che normalmente finivano in pattumiera». I tre giovani cuochi della Sfyn, Enrico Giacchetti, Lorenzo Zappi e Michele Antonelli, hanno spiegato perché è bene fare la spesa in un modo rispetto a un altro, che pane scegliere e perché, che cos’è la rete giovane. Poi, con entusiasmo, hanno preparato due ricette “di recupero”: coppa di testa rosolata, crema di coste di bietole e fondo di sedano rapa, e zuppa di erbe di campo con caprino vecchio.

Il dirigente scolastico

Il dirigente scolastico dell’istituto alberghiero “Einstein-Nebbia” di Loreto Francesco Lucantoni è soddisfatto e pronto ad altre esperienze simili: «Ringraziamo i tre giovani cuochi per l’intervento nella nostra scuola. Una condivisione dei saperi veramente significativa con la creazione di tre piatti d’autore, buoni, puliti, giusti e a costo quasi zero, grazie all’uso di ingredienti quali le lische del pesce regalate dal pescivendolo, le erbe raccolte in campagna e altri scarti di verdura, pane».

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