Ancona-Osimo

Natale, Confcommercio: spesa di 3,2 miliardi di euro. Al top elettronica, informatica e giochi

Secondo l'associazione nelle Marche le vendite di dicembre equivalgono al 10% del fatturato annuo, con una tendenza in netta crescita rispetto agli anni precedenti. Polacco: «Ad Ancona i consumi saranno superiori dello 0,5% rispetto al resto della regione»

BiAnconatale

ANCONA – Dicembre è diventato il mese più importante dell’anno, e nelle Marche potrebbe valere 3,2 miliardi di euro. È il dato più significativo che emerge dall’Ufficio Studi di Confcommercio sui “Consumi di dicembre e sulle previsioni di spesa per Natale’” nella regione. Le vendite di dicembre equivalgono infatti al 10% del fatturato annuo, con una tendenza in netta crescita rispetto agli anni precedenti (almeno il 2% in più rispetto al 2000, quando le vendite di questo mese corrispondevano all’8,5%).

Massimiliano Polacco, direttore di Confcommercio Marche Centrali

I picchi nelle Marche sono registrati nell’elettronica di consumo, nei prodotti per l’informatica, nei giocattoli e negli articoli per il tempo libero (13%), nell’abbigliamento, nelle calzature, nell’orologeria, nei gioielli e altro (12%). «Il mese di dicembre – commenta Massimiliano Polacco, direttore generale Confcommercio Imprese per l’Italia Marche – ha un valore economico sempre più importante e determinante per le imprese. Basti pensare che nelle sole Marche il mese di dicembre 2018 potrebbe valere circa 3,2 miliardi di euro se si includono anche voci come gli affitti, le utenze e i servizi». Molto rilevanti anche gli aumenti negli specifici settori con un +1% per l’elettronica di consumo e l’informatica, un + 0,5% per abbigliamento e calzature e un +0,7% per il food.

Se nelle Marche, Confcommercio prevede una spesa di 3,2 miliardi di euro, nel capoluogo si spenderanno 250 milioni di euro. Dall’analisi emerge che ad Ancona i consumi saranno superiori dello 0,5% rispetto al resto della regione. «Si spenderà di più nel capoluogo – spiega Polacco – perché l’Amministrazione ha investito molto sul Natale, con le luminarie, gli addobbi e le attrazioni, e sempre più persone, anche provenienti da fuori Ancona, raggiungono il centro dove acquistano i regali».

Sul totale dei consumi (250 milioni), i picchi riguardano l’elettronica, prodotti per l’informatica, giocattoli, articoli per tempo libero (12%), mentre i settori dell’abbigliamento e delle calzature si attestano al 10,5%. Alta anche la percentuale riguardante orologeria e gioielli, anche se in diminuzione rispetto al 2000. Nel 2000 si spendeva circa il 15% in orologeria e gioielli, quest’anno la previsione è del 12%. «Le persone continuano a regalare orologi e gioielli – spiega Polacco – ma oggi acquistano articoli che costano meno». Gli aumenti dei consumi negli specifici settori si registrano per l’elettronica e l’informatica (+1%) e per l’abbigliamento e le calzature (+0,45%).

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