Ancona-Osimo

Nasce il periodico “La Voce” della Fondazione Opere Laiche lauretane

Si tratta del periodico in distribuzione gratuita tra le famiglie di Loreto. Per la prima volta la Fondazione dispone di un proprio organo di informazione

La prima pagina del nuovo giornale "La voce"

LORETO – Nasce “La Voce” della Fondazione Opere Laich lauretane e Casa Hermes. Si tratta del periodico in distribuzione gratuita tra le famiglie di Loreto. Per la prima volta la Fondazione dispone di un proprio organo di informazione. Si tratta di un trimestrale, che uscirà ogni quattro mesi, in circa 4000 copie, tante ne sono da qualche giorno in distribuzione gratuita presso gli altrettanti nuclei familiari lauretani.

Quattro pagine in formato A3 il neo periodico, sarà uno specchio delle varie “anime” della Fondazione, con articoli che descriveranno non solo la gestione, la vita e l’attività della residenza per anziani Casa Hermes (100 ospiti), ma anche della farmacia, dell’azienda agricola e dei vari immobili di cui è titolare la Fondazione. Redazione composita con il presidente della Fondazione, Federico Guazzaroni, in veste di direttore editoriale, coadiuvato dagli altri quattro consiglieri, tra cui Italo Tanoni nel ruolo di direttore responsabile.

«L’intento editoriale è quello di rendere la Fondazione sempre più aperta, nel senso di conosciuta dai cittadini. – spiega Guazzaroni – Nella Voce si parlerà del nostro presente e dei nostri progetti futuri, ci sarà anche un bollettino di notizie utili sui nostri vari servizi, sull’avvio delle iscrizioni per i residenti della struttura di riposo alla vacanza che organizziamo per loro ogni estate, sulle borse di lavoro che su segnalazione del Comune la Fondazione offre a persone in difficoltà economica».

Non mancheranno contributi scritti da alcuni degli ospiti di Casa Hermes, che racconteranno storie e aneddoti. Il tutto valorizzato dalla impostazione grafica curata a titolo gratuito dall’artista Bruno Mangiaterra. «Nel primo numero abbiamo voluto omaggiare L’Aeronautica Militare, di cui ricorre il centenario, pubblicandone il caratteristico logo», conclude Guazzaroni.

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