Ancona-Osimo

Muzio Gallo di Osimo, il recupero dell’ex azienda sanitaria è nell’agenda di tutti i candidati a sindaco

Lo stabile, in degrado da anni, ha il vincolo a rimanere a destinazione sanitaria secondo disposizione testamentaria della contessa Ida Fregonara Gallo

L'ex ospedale Muzio Gallo abbandonato
L'ex ospedale Muzio Gallo abbandonato

OSIMO – La rivalutazione dell’ex ospedale Muzio Gallo di Osimo è comune a tutti i candidati a sindaco di Osimo che stanno inserendo il punto all’ordine del giorno dei loro programmi. Lo stabile, in degrado da anni, ha il vincolo a rimanere a destinazione sanitaria secondo disposizione testamentaria della contessa Ida Fregonara Gallo.

Il candidato Antonelli

Il candidato Sandro Antonelli (Osimo al centro e Rinasci Osimo), sostenuto da Lega e Forza Italia e con l’appoggio di Achille Ginnetti di Progetto Osimo futura, ormai prossimo a ritirare la candidatura, afferma: «Ritengo lodevole la proposta fatta dall’associazione “Insieme per San Paterniano”, all’azienda sanitaria territoriale 2 di Ancona e alla Regione, di poter gestire l’area verde dell’ex ospedale Muzio Gallo con l’implementazione di un servizio assistenziale socio sanitario. Questo testimonia che ancora oggi c’è un grande interesse da parte della cittadinanza osimana, per la struttura e il suo parco, nonostante i quasi quarant’anni di abbandono e di degrado e le ripetute promesse di recupero che negli anni sono state fatte da un po’ tutte le forze politiche. Il recupero e la riqualificazione dell’area verde, per i quali suggeriamo il coinvolgimento anche del Fai, può rappresentare il primo passo di un percorso di valorizzazione dell’intera struttura che tuttavia, non può prescindere dal forte coinvolgimento degli enti preposti. Come forza politica che si propone di amministrare la città siamo infatti consapevoli che il comune da solo non può risolvere il problema ma siamo altrettanto convinti che tale struttura debba essere recuperata con un progetto ambizioso che la veda rinascere come casa di riposo per anziani, vista la tendenza demografica della popolazione. Questo sarà il nostro impegno se ne avremo l’opportunità».

La candidata Glorio

La candidata per il Centrosinistra Michela Glorio, che gode dell’appoggio del Movimento cinque stelle, aveva già detto in sede di conferenza stampa: «Per il futuro ci proponiamo di assicurare i bisogni di salute attraverso la realizzazione di una Casa della Comunità e un Ospedale di Comunità con l’ospedale “Santi Benvenuto e Rocco” che, una volta effettuato il trasferimento delle prestazioni ospedaliere nel sito del nuovo Inrca, si candida ad accogliere un ospedale di comunità di 20 posti letto. Valorizzare poi il patrimonio pubblico presente su Osimo riconvertendo l’ospedale quando sarà trasferito nel sito del nuovo Inrca e recuperando l’ex ospedale Muzio Gallo, destinandoli ad un uso sanitario, sociosanitario o sociale. Perseguire infine l’integrazione sociale e sanitaria che va riorganizzata e gestita dal Distretto Sanitario e dall’Ambito territoriale Sociale (Ats)».

Il candidato Pirani

Il candidato del centrodestra (Fratelli d’Italia) e delle Liste civiche Francesco Pirani, reduce dell’inaugurazione della sede di FdI in corso Mazzini alla presenza del governatore Francesco Acquaroli, dice: «La proprietà è regionale e la destinazione è socio-sanitaria. E’ il secondo cantiere incompiuto per quanto riguarda il sanitario nel nostro territorio, c’è anche quello che doveva essere l’ospedale di San Sabino. Politiche dissennate, campanilistiche e personali hanno fatto sì che anziché due ospedali funzionanti avessimo due cantieri. Il suggerimento come atto di indirizzo che faremo nel nostro programma per il Muzio è la resa funzionale della struttura per scopi socio sanitari, progetto che dovrà essere integrato nel piano regionale che si sta modificando. La nostra società si sta invecchiando e stanno emergendo problemi di disagio giovanile che ante Covid non erano venuti fuori in maniera così forte: servirà lungimiranza per intercettare bisogni legati a questi. Da un punto di vista gestionale occorre un accordo con un socio privato perché sono progetti impegnativi».

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