Ancona-Osimo

Musicultura entra nel carcere di Barcaglione: «I detenuti diventano giurati»

Il Garante Giulianelli cita Gaber: «Libertà è partecipazione. Così ci si sente un po' più liberi». Il direttore artistico Nannipieri: «Le canzoni? Sono un passe-partout»

Da sinistra, Nannipieri, Ceresani e Giulianelli

ANCONA – Musicultura entra in carcere: detenuti in giuria a Barcaglione. Si chiama ˊLa casa in riva al mareˊ il nuovo progetto del Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà personale, Giancarlo Giulianelli, che va a inserirsi nell’ambito di Musicultura, il festival della canzone popolare e d’autore.

L’iniziativa offre ad un gruppo di detenuti dell’istituto penitenziario di Ancona l’opportunità di partecipare a laboratori musicali, curati proprio dalla kermesse diretta da Ezio Nannipieri. Presente alla conferenza di stamattina, nella sede del Consiglio regionale, in piazza Cavour, anche la direttrice degli istituti penitenziari di Ancona, Manuela Ceresani.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione di oggi (25 gennaio), Giulianelli ha evidenziato come questi eventi rappresentino «un momento importante sul versante della rieducazione del detenuto, un confronto aperto, uno spazio dove trasformare il tempo perso in opportunità, in partecipazione. È una filosofia che ci accompagna nella scelta d’iniziative di qualità, chiamate a fornire ulteriore spessore alle attività trattamentali».

Così, il detenuto «diventa parte attiva di una città, di una nazione». Poi, cita Giorgio Gaber: «Libertà è partecipazione. E partecipando alla vita culturale i detenuti si sentono un po’ liberi». Ne è convinto anche il direttore artistico di Musicultura, Ezio Nannipieri, che ha voluto ricordare come il progetto abbia preso forma l’estate scorsa dopo aver conosciuto Giulianelli.

«Sono seguiti – ha specificato – alcuni interessanti incontri che mi hanno consentito di mettere a fuoco la delicatezza e l’importanza della funzione che svolge. È proprio su suo impulso che il progetto nasce, con l’intento di contribuire a tessere connessioni, nel nostro caso umane e culturali, fra persone che si ritrovano a vivere detenute e la realtà esterna al carcere»

Tutto questo chiedendo in primis aiuto alle canzoni, che per Nannipieri sono «passe-partout formidabili d’accesso al nostro sentire profondo e proiettare l’immaginazione al di là di ogni muro. I brani in concorso porteranno nel perimetro del Barcaglione uno spaccato di vita, idee, sentimenti che mi auguro sia di nutrimento mentale ed emotivo per persone private della libertà per i reati commessi, ma non della loro umanità. E credo sia da rimarcare come dal carcere, attraverso il verdetto della giuria dei detenuti, uscirà un messaggio che inciderà concretamente sulle vicende del concorso stesso».

Nel panorama di interscambio delle diverse esperienze rientra il coinvolgimento dell’azienda agricola della Casa di reclusione di Barcaglione, che durante le iniziative di Musicultura proporrà in vendita al pubblico l’olio, il miele e i formaggi prodotti all’interno dell’istituto penitenziario. Le finalità del progetto hanno infatti trovato da subito  un’ interlocutrice nella Direttrice degli istituti penitenziari di Ancona (Montacuto e Barcaglione), Manuela Ceresani.

«Il nostro obiettivo – ha detto lei – è quello di mettere in piedi attività che inneschino il processo di reinserimento sociale. Possono essere realizzate soprattutto quando c’è qualcuno che dall’esterno è disposto a spendersi e sperimentarsi, a creare l’aggancio tra il dentro e il fuori. In questo caso parliamo di musica che è un elemento importante per il benessere sia sul versante della responsabilizzazione, sia su quello della gestione delle emozioni».

La casa in riva al mare, titolo perfetto, tra l’altro, dato che Barcaglione affaccia proprio sull’Adriatico. Nel complesso, i percorsi laboratoriali saranno improntati a favorire lo sviluppo di competenze di analisi musicale utili a entrare consapevolmente nel vivo degli ascolti delle canzoni in concorso al festival.

 Al tutor di Musicultura, Edoardo Bartolini, e ai professionisti del settore che interverranno ai laboratori si affiancherà la presidente dell’Associazione ˊArt’Oˊ Francesca Marchetti, da anni impegnata con iniziative culturali nella realtà carceraria.

Previste la formazione di un’apposita giuria di detenuti e l’istituzione del Premio  ˊLa Casa in riva al mareˊ, che sarà conferito a uno degli otto artisti finalisti della trentacinquesima edizione del festival nell’ambito delle serate finali del festival, in programma allo Sferisterio di Macerata il 21 e 22 giugno.

I laboratori musicali si protrarranno fino allo stesso mese di giugno e si prevede, tra l’altro, di raccogliere e portare all’attenzione del pubblico alcune testimonianze dei membri della giuria dei detenuti. Quest’ultima, oltre a designare il vincitore del premio ˊLa casa in riva al mareˊ, svolgerà una funzione consultiva nei confronti della commissione di ascolto di Musicultura.

ˊLa casa in riva al mareˊ sarà anche al centro de ˊLa Controra 2024ˊ, la sezione che nella settimana conclusiva del festival anima con un ricco e variegato programma di concerti, recital, dibattiti, incontri il centro storico di Macerata. Con la collaborazione del Garante sarà, infatti, creato un apposito evento dedicato a tracciare un primo bilancio del progetto e a proporre una più generale riflessione sugli effetti positivi che adeguati percorsi possono avere sulle prospettive future delle persone detenute. Il progetto si concluderà a luglio, quando l’artista vincitore del premio ˊLa casa in riva al mareˊ andrà a conoscere, proprio a Barcaglione, i detenuti che lo avranno scelto e sarà protagonista di un happening musicale live.

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