Ancona-Osimo

Movida sotto osservazione ad Ancona. Piazza del Papa dice no al numero chiuso

Sfuma l'ipotesi di un'affluenza contingentata in Piazza del Papa. Ma il Comune di Ancona cerca misure più rigide sul drink da asporto per contrastare la movida molesta

Movida Ancona
Piazza del Papa ad Ancona (Immagine di repertorio)

ANCONA- Stretta sull’asporto in Piazza del Papa. Si valuta di anticipare il divieto di stazionamento col drink in mano, oltre gli spazi di competenza dei locali, a mezzanotte e mezzo. Una misura di prevenzione volta a contrastare gli schiamazzi della movida molesta nel salotto del centro storico. Tutto sommato meglio questo, che un contingentamento dell’affluenza come aveva ventilato il Questore Cesare Capocasa. 

L’incontro

Questa mattina (lunedì 29 novembre) si è svolto in Comune un nuovo incontro tra Amministrazione e rappresentanti delle associazioni di categoria. I temi all’ordine del giorno: Piazza del Papa e regolamento dei dehors.

Marco Pierpaoli e Luca Casagrande – Confartigianato Ancona, Pesaro-Urbino

«E’ stato un incontro molto positivo – riferisce Luca Casagrande, referente territoriale Confartigianato Ancona, Pesaro-Urbino – dal quale siamo usciti con un importante risultato». Niente Piazza del Papa a numero chiuso, a quanto pare. Sarebbe stata questa, infatti, la proposta del Questore Cesare Capocasa per rimettere ordine al salotto del centro storico dopo gli ultimi episodi di schiamazzi notturni. Ma secondo quanto scaturito del confronto tra il vicesindaco Pierpaolo Sediari e i rappresentanti delle categorie economiche, questa ipotesi non è stata presa in considerazione. Piuttosto si opererà su un’applicazione ferrea della normativa vigente, che prevede lo stop all’asporto all’una. «Si è parlato di un’anticipazione a mezzanotte e mezzo – riferisce Giancarlo Gioacchini, vicepresidente Confesercenti Marche – ma ancora è tutto da definire». Un incontro interlocutorio, dunque, che è comunque servito a fare il punto sulla situazione. «Siamo soddisfatti anche della collaborazione che si è instaurata con le forze dell’ordine – ribadisce Casagrande – infatti ragionando su un’azione congiunta tra i nostri operatori e i pattugliamenti lungo le vie del centro, siamo certi di riuscire ad ottenere risultati positivi per una giusta convivenza tra le attività e i residenti».

I dehors

L’altro punto nevralgico è il nuovo regolamento sui dehors. Ad aver messo in allarme le categorie è stata la proposta del Comune di liberalizzare l’ampliamento dell’occupazione esterna.

Andrea Cantori, segratario Cna Osimo

«Dobbiamo proteggere tutti gli esercenti – continua Gioacchini – bene che la somministrazione possa usufruire di aree più grandi all’esterno, ma attenzione alle attività accanto». Infatti dalla discussione di stamattina si è giunti ad un accordo: ok ai dehors più grandi, ma solo se c’è il benestare dell’esercizio contiguo. «In linea di massima non siamo contrari all’allargamento degli spazi all’aperto – dice Andrea Cantori, referente comunale Cna Ancona – meglio una piazza animata, che una deserta. Ma è bene che ci sia il permesso anche dei negozi limitrofi». Quindi adesso la palla torna nelle mani dell’Amministrazione comunale che dovrà aggiornare la bozza del nuovo regolamento sulla base delle indicazioni ricevute dalle categorie economiche. Si cerca di chiudere il cerchio entro la fine dell’anno. Intanto rimangono in vigore le regole derogate dall’emergenza sanitaria. Ma finché il documento non è ufficiale, nero su bianco, resta in sospeso la questione sulle paratie per le intemperie. Infatti gli operatori avevano sollecitato il Comune a concedere l’allestimento di paravento e protezioni per poter continuare col servizio in outdoor anche d’inverno. Permesso accordato. Ma l’adeguamento potrà essere applicato solo quando il regolamento diverrà ufficiale. Ma su questo i tempi si allungheranno ancora. 

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