Ancona-Osimo

Una mostra di 800 presepi ad Ancona. Nicola Iachini, il frate di Ascoli: «Li ho raccolti in missione» – FOTO

«Ho girato tutto il mondo, alcuni mi venivano regalati, altri ero io a comprarli. In Belgio vennero 30mila visitatori, a Parigi 25mila. Incontrai la Regina, che mi spinse a continuare». La mostra è curata dalle Opere caritative francescane

Alcuni bambini ammirano i presepi (fonte Fb: Arcidiocesi Ancona)

ANCONA – Ci sono i presepi di tutto il mondo nelle chiese di Ancona: da San Francesco alle Scale fino a Santa Maria della Piazza, passando per gli altari delle frazioni e dei borghi: Varano, Montacuto, Candia, Sappanico, Gallignano e Montesicuro.

Un giro del mondo in meno di 80 giorni, verrebbe da dire ricordando Jules Verne. In fondo, basta qualche ora per tuffarsi nel microcosmo dei presepi. Eppure, di particolarità ce ne sono eccome. La mostra dei presepietti, allestita dalle Opere Caritative Francescane – dirette da Luca Saracini – è stata allestita in occasione degli 800 anni dalla prima rappresentazione del presepe vivente di San Francesco.

Padre Nicola Iachini

I presepi, offerti dal frate francescano padre Nicola Iachini, costituiranno una vera e propria mostra, come dicevamo, disponibile e visitabile fino al 7 gennaio: Santa Maria della Piazza sarà aperta da martedì a domenica (dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18), mentre San Francesco alle Scale sarà aperta da lunedì a domenica (dalle 8 alle 19, così come nelle frazioni).

Raggiungiamo al telefono fra Nicola (dell’Ordine dei frati minori delle Marche Provincia Picena San Giacomo della Marca). Che ci risponde dal convento di Monteprandone. Lui, originario di Acquasanta Terme, in provincia di Ascoli Piceno, ha vissuto per ben 41 anni in Belgio: «Sono partito dopo il terremoto di Ancona. Prima, ero viceparroco in via Astagno. Poi, il sisma del ’72 ci costrinse a vivere nelle tende. Io ero lì con i miei parrocchiani. Dopodiché, scelsi il Belgio. Volevo andare là dove tanti minatori italiani erano morti, compreso mio padre, che morì di silicosi, una malattia che ti fa mancare il respiro».

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Avrebbe dovuto rimanere per poco tempo, ma Nicola, in Belgio, resterà per oltre 40 anni. Frattanto, compirà anche diverse missioni in giro per il mondo. E ogni volta torna a casa con un presepe diverso. Ne raccoglie centinaia, sono i suoi souvenir: «Quando arrivai in Belgio, tutti parlavano di alberi natalizi e di Babbo Natale, ma nessuno che accennasse a Gesù Bambino. Fui io ad iniziare».

Lungimirante, fra Nicola, che oggi ha 85 anni: «Ho girato tutto il mondo: Stati Uniti, Taiwan, Ucraina, Russia, Portogallo, Alaska, Equador, Canada. Alcuni presepi mi venivano regalati, altri ero io a comprarli. In Belgio, li ho esposti a Koekelberg, vennero 30mila visitatori. A Parigi, 25mila. Incontrai la Regina, che mi spinse a continuare».

Iachini diventa conosciutissimo, tv e giornali parlano di lui: il sindaco di Sambreville, una cittadina belga, lo fregia del titolo di ˊcittadino benemeritoˊ: «Sono solo tre, lì, i cittadini benemeriti (ride, ndr)». Poi, il ritorno in Italia: «I piccoli presepi li ho esposti diverse volte nel chiostro di Monteprandone, ma ora dicono sia inagibile per via del terremoto di 4 anni fa. Non so se sia vero, ma è un peccato. Li ho dunque donati a Luca Saracini, direttore generale delle Opere caritative francescane».

«La mostra sarà fruibile fino al 7 gennaio – fa Saracini – Abbiamo scelto di esporli in diverse chiese del capoluogo marchigiano. Oltre alle due chiese nel centro di Ancona (San Francesco alle Scale e Santa Maria della piazza), ci sono le chiese di Varano, Montacuto, Candia, Sappanico, Gallignano e Montesicuro. Non siamo potuti andare né al Poggio né a Massignano, dato che alcune chiesette, là, sono inagibili».

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