Ancona-Osimo

È morto monsignor Festorazzi, vescovo emerito dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo

Il presule, 92enne, è deceduto nella notte. Dal dal 1991 al 2004 aveva svolto il suo episcopato nell'Arcidiocesi di Ancona-Osimo. Le esequie si svolgeranno Como il 26 giugno

Monsignor Festorazzi a Loreto

ANCONA – È morto nella notte monsignor Franco Festorazzi, arcivescovo emerito dell’Arcidiocesi di Ancona-Osimo. Il presule, 92enne, aveva festeggiato nel novembre scorso il trentesimo anniversario di ordinazione episcopale.

Nato a Perledo, una frazione di Varenna in provincia di Como, il 29 novembre 1928, era stato ordinato sacerdote a Como il 28 giugno 1952, dopo gli studi di Teologia e Scienze bibliche alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico di Roma e di Gerusalemme, ottenendo la licenza in Scienze bibliche e in Teologia.

L’arcivescovo dell’Arcidiocesi metropolitana Ancona-Osimo monsignor Angelo Spina, nell’apprendere la notizia della morte del presule lo ricorda come «pastore zelante e colto» e «per tutto il bene che ha fatto nello svolgimento del suo episcopato dal 1991 al 2004 ad Ancona-Osimo».

Monsignor Franco Festorazzi

Dal 1955 al 1990 Festorazzi era stato docente di Sacra scrittura nel seminario di Como e, dal 1966, ordinario di Teologia biblica presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale a Milano. Nel 1966 ha pubblicato il suo testo fondamentale “La bibbia e il problema delle origini”. Papa Paolo VI lo lesse e lo apprezzò tanto da domandare, nel corso di un’udienza, se per caso non fosse presente anche don Festorazzi, perché aveva piacere di intrattenersi con lui. Papa Montini si congratulò quindi con il giovane biblista di Como, incoraggiandolo nei suoi studi, riguardanti materie ed argomenti che, prima del Concilio, non erano tra le tesi dominanti.

Il 18 maggio del 1991 venne ordinato vescovo nella Cattedrale di Como con destinazione l’Arcidiocesi metropolitana Ancona-Osimo. Qui arrivò domenica 9 giugno partendo dal santuario di Loreto. La prima parrocchia che incontrò entrando nel territorio della sua diocesi fu quella della Santissima Annunziata di Crocette di Castelfidardo dove gli venne regalata una fisarmonica, frutto del lavoro di questa gente che qui venne brevettata da Paolo Soprani. La seconda tappa fu al CRAS (ex manicomio) dove erano ricoverati alcuni soggetti fragili che il Vescovo volle salutare uno per uno.

Poi l’arrivo sul colle Guasco con il campanone del Duomo che suonava a distesa e una moltitudine di persone. Il nuovo arcivescovo venne salutato dal sindaco Franco Del Mastro e dal vicario generale monsignor Ermanno Carnevali.

Sotto la sua guida la Diocesi visse il millenario della Cattedrale di San Ciriaco preceduto dai bicentanari del Crocifisso di Osimo e della Madonna Regina di tutti i Santi in Ancona. Nel primo incontro del comitato per le iniziative da prendersi in occasione del millenario della Cattedrale espresse il desiderio che tale avvenimento fosse ricordato con la costituzione di un centro di accoglienza per i poveri nei locali attinenti alla chiesa della Santissima Annunziata in via Podesti che venne affidato alla gestione della Caritas diocesana..

Il millenario venne aperto dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e chiuso da Giovanni Paolo II. 

Al compimento del 75esimo anno presentò le dimissioni e lasciò la nostra diocesi il 7 marzo del 2004, ritirandosi nella sua terra e continuando a studiare e pregare. Le esequie si svolgeranno nel Duomo di Como sabato 26 giugno alle ore 11:00

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