Ancona-Osimo

Ancona, ok alla proposta di legge per introdurre un sottosegretario alla presidenza della giunta regionale

Il via libera in Consiglio regionale a maggioranza. Con la modifica dello Statuto, sarebbe possibile nominare una figura di supporto al presidente delle Marche. Critiche dall'opposizione. Varata anche una pdl per ridurre il consumo di suolo

ANCONA – Disco verde in Aula per la proposta di legge, ad iniziativa della Giunta, che modifica lo Statuto della Regione Marche, introducendo la figura del sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale. Il via libera in Consiglio regionale a maggioranza, nella seduta di ieri. Ci vorranno ancora altri due mesi almeno per il secondo passaggio in Aula per l’approvazione definitiva.

In pratica viene introdotta la possibilità di nominare un sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, una figura già prevista negli Statuti di altre Regioni, che tra i suoi compiti potrà avere quello di partecipare alle sedute dell’esecutivo pur senza avere diritto al voto e seguire su incarico del presidente (Acquaroli) temi e questioni specifiche. Approvato in Aula un emendamento del consigliere dem Cesetti per attribuire l’incarico ad una figura individuata tra i consiglieri regionali.

Chi potrà ricoprire questo incarico? Sia un consigliere regionale che una figura esterna all’Assemblea Legislativa, elemento, questo, che ha suscitato le critiche dell’opposizione che ha evidenziato come il costo in quest’ultimo caso andrebbe a ricadere sulla comunità ed ha evidenziato il rischio di impugnativa per incostituzionalità. Ad illustrare in Aula la proposta di legge statutaria, sono stati per la maggioranza il consiglieri regionali Carlo Ciccioli (capogruppo FdI) e per la minoranza il consigliere regionale Fabrizio Cesetti (Pd).

Per il capogruppo di Fratelli d’Italia non c’è spreco di risorse e il sottosegretario sarà una importante figura di supporto all’attività del Presidente delle Marche. «Attraverso questa modifica allo Statuto» ha spiegato Ciccioli, si introduce una figura «già presente in alcuni statuti regionali (Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Molise e, più di recente, Toscana)» che «rappresenta un ideale completamento del gabinetto del presidente, consentendo a quest’ultimo di poter essere coadiuvato nello svolgimento dei compiti inerenti al suo mandato. Nessuno spreco di risorse, dunque, al contrario. Infatti, il futuro sottosegretario – ha osservato -: partecipa alle sedute della Giunta senza diritto di voto; può essere incaricato dal Presidente della Giunta di seguire specifiche questioni, partecipare a incontri e tavoli istituzionali e ha facoltà di riferire direttamente su argomenti afferenti ai compiti attribuiti; può essere delegato a rispondere ad interrogazioni dinanzi al Consiglio-Assemblea legislativa regionale».

Un aspetto, quest’ultimo che «avrà anche concreti benefici per quel che riguarda i lavori dell’Aula consiliare. La legge regionale stabilisce che il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale può essere scelto anche al di fuori dei componenti del Consiglio-Assemblea legislativa regionale. Nel caso in cui il sottosegretario sia nominato tra i consiglieri regionali, allo stesso non spetta alcuna indennità aggiuntiva rispetto a quella già percepita in qualità di consigliere regionale. Sono certo che non sfuggirà a nessuno l’importanza di questa modifica allo Statuto, che mi auguro possa essere approvata all’unanimità in entrambe le letture, in quanto contribuirà in modo determinante a rendere maggiormente efficiente e funzionante l’Esecutivo della Regione Marche».

Critico il consigliere regionale del Pd Cesetti che in Aula ha spiegato come la possibilità prevista dalla proposta di modifica statutaria di individuare la figura del sottosegretario all’esterno dell’Assemblea Legislativa sia «in contrasto con la legislazione nazionale (legge del 2013) che prevede per le Regioni fino ad un massimo di sei assessori, e anche se la figura del sottosegretario non ha diritto di voto, è comunque un componente della giunta regionale» per cui si salirebbe a sette membri.

«Non siamo contrari alla figura del sottosegretario – ha chiarito – ma al fatto che possa essere individuato all’esterno del Consiglio regionale, elemento che comporterebbe l’attribuzione di una indennità. Scelgano il sottosegretario alla presidenza della giunta, come in Toscana e anche come anche in Abruzzo, tra i consiglieri regionali». Il Pd ha fatto sapere che solleciterà l’impugnativa dell’atto.

Critica anche la consigliera del M5s Marta Ruggeri secondo la quale è inopportuno che il sottosegretario risponda alle interrogazioni, mentre per il dem Romano Carancini alcuni dei candidati potenziali potrebbero essere personaggi sconfitti alle politiche.

Stefano Aguzzi

Nel corso della seduta è stata approvata anche una proposta di legge a iniziativa della Giunta regionale sull’urbanistica per contenere il consumo di suolo che proroga al 31 dicembre 2024 il divieto a nuove edificazioni da parte dei Comuni. Nel dettaglio non sono ammesse ulteriori espansioni di aree edificabili in zona agricola, nei Comuni che non hanno completato per almeno il 75 per cento l’edificazione delle aree esistenti con stessa destinazione d’uso urbanistica.

Una legge che secondo l’assessore all’Urbanistica Stefano Aguzzi punta a «preservare il patrimonio comune, ovvero l’uso consapevole e coerente del suolo, spronando gli enti preposti al recupero delle aree urbane degradate, anche attraverso l’uso di nuove strategie di rigenerazione urbana in armonia con i valori della Giornata mondiale del Suolo». La proroga del termine al 31 dicembre 2024 ha spiegato Aguzzi è «in attesa dell’approvazione di una legge di riordino della normativa di riferimento, ad oggi in fase di elaborazione».

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