Ancona-Osimo

Mikhail Gorbaciov e le Marche, un legame nel nome dell’ambiente

Nel suo ruolo di attivista per l'ambiente, l'ex leader fu ad Urbino per firmare la Carta della Terra. Ad Ancona gli fu assegnata la laurea honoris causa in economia. Fu a Loreto con Monsignor Comastri, e nel Piceno con gli imprenditori

Mikhail Gorbaciov, foto by Вени Марковски (https://www.flickr.com/photos/veni/)

ANCONA – Il mondo saluta il Premio Nobel per la Pace Mikhail Gorbaciov, scomparso a Mosca all’età di 91 anni. L’ultimo Presidente dell’Unione Sovietica fu il protagonista della cosiddetta perestrojka, quell’insieme di riforme cominciate a metà degli anni ’80 che portarono, in poco tempo, alla caduta del Muro di Berlino, allo sfaldamento dell’ordine sovietico nell’Europa dell’est e alla fine dell’URSS. Nel suo ruolo di presidente, prima, e di ex leader, poi, aveva portato alla ribalta anche il tema della sostenibilità, arrivando a ospitare a Mosca, nel gennaio 1990, il Forum sull’ambiente e lo sviluppo, a cui presero parte oltre mille delegati da oltre 80 Paesi del mondo. Fu fautore del disarmo nucleare e autorevole voce dell’ambientalismo mondiale.

Nel suo ruolo di attivista per l’ambiente, Gorbaciov fu protagonista di un intenso viaggio nelle Marche, agli inizi di luglio 2001, come ambasciatore e presidente dell’associazione Green Cross International, organizzazione che ha raccolto l’adesione di personalità come Shimon Peres, Evgeni Velikov, Arba Diallo, Thor Heyerdhal, Ted Turner, Robert Redford. Il Premio Nobel per la Pace fu ad Urbino per firmare la “Carta della terra”. Andò a Loreto per un dialogo interreligioso insieme a Mons. Comastri e al metropolita Pitirin (per l’occasione gli fu portato un messaggio d’incoraggiamento di Papa Wojtyla per le sue attività a difesa dell’ambiente). Ad Ancona gli fu conferita la Laurea Honoris Causa in economia politica all’Università Politecnica delle Marche. Ad Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e Grottammare, incontrò imprenditori, amministratori ed istituzioni.

«La sfida ecologica rappresenta il punto più importante nell’ordine del giorno del XXI secolo. Se non saremo in grado di affrontare la sfida ecologica adeguatamente, molto della nostra vita perderà di significato», aveva detto ad Urbino l’ex leader russo in occasione della presentazione della Carta della Terradocumento elaborato a livello mondiale sullo sviluppo sostenibile e la conservazione dell’ambiente. In qualità di Presidente di Green Cross International, e co-chairman della Earth Commission, presentò nella città marchigiana i contenuti dell’importante documento ed illustrò la filosofia che ne sostiene il progetto. In occasione della cerimonia giunsero ad Urbino numerose personalità italiane ed internazionali, tra cui Rita Levi-Montalcini, Nobel per la Medicina e Presidente Onorario di Green Cross Italia, Steven Rockefeller, dell’omonima Fondazione Internazionale, Padre Massimiliano Mizzi, Delegato Generale per il Dialogo Interreligioso dell’Opera Frati Minori Conventuali di Assisi, il Metropolita Pitirim del Patriarcato di Mosca oltre a vari membri del Comitato d’Onore di Green Cross International.

Ad Urbino, l’ex leader russo disse che la Carta della terra «sarà un pilastro per lo sviluppo sostenibile e durevole», paragonato alla Dichiarazione dei diritti dell’Uomo. La Carta era nata dal basso, spiegò, dall’incontro di culture e religioni diverse, «dai pensieri, dalle speranze e dai sogni di migliaia di persone’’ davanti alla crisi globale che il pianeta stava attraversando, «sia per quanto attiene la condizione ambientale, sia per la giustizia sociale, la pace e la democrazia». Gorbaciov aveva invocato «un grande sforzo comune», ed aveva citato gli anni della Perestrojka, sostenendo che l’apertura alla libertà e alla democrazia partì da una serie di dimostrazioni su questioni ambientali: «davanti alla forza di queste dimostrazioni noi, in rappresentanza del governo, fummo costretti a chiudere 1.300 aziende che causavano danni all’ ambiente. Un test nucleare fu sospeso e un intero progetto riguardante le acque dei fiumi dal sud al nord del paese fu anch’ esso messo da parte».

Mikhail Gorbaciov alla Politecnica delle Marche (foto ufficio stampa)

Durante la sua visita nelle Marche, fece tappa anche ad Ancona, per ricevere la laurea honoris causa in economia politica dall’Università Politecnica delle Marche. «È la prima laurea in economia conferita a Gorbaciovdisse in quella occasione Enzo Pesciarelli, allora preside della facoltà di economia del capoluogo marchigiano – Abbiamo pensato in questo modo di cogliere il messaggio innovativo della Carta della terra, che in tema di sviluppo di diritti umani ricerca un equilibrio tra la scelta incentrata unicamente sull’uomo e la compatibilità con lo sviluppo dell’ambiente, anche perché è questo un argomento su cui stiamo già investendo le nostre energie». Ad accogliere Gorbaciov al suo arrivo ad Ancona il senatore Guido Pollice, presidente di Green Cross Italia, Enzo Giancarli, presidente della provincia di Ancona, Fabio Sturani, sindaco di Ancona, Carlo Amicucci, presidente di Aerdorica e Moreno Pieroni, sindaco di Loreto. Ebbe modo poi di incontrare Vittorio e Francesco Merloni.

A Loreto, Mikhail Gorbaciov incontrò il Delegato Pontificio Mons. Angelo Comastri e il Metropolita Pitirim del Patriarcato di Mosca. L’incontro fu caratterizzato da un messaggio d’incoraggiamento del Papa verso l’attività di difesa dell’ambiente del presidente di Green Cross International.

Nel Piceno, il 3 luglio ad Ascoli Piceno fu ospite della Fondazione Carisap, per la presentazione del manifesto di inaugurazione dell’Università della Pace, quindi si recò alla Camera di Commercio per incontrare gli imprenditori. Poi fu ospite dell’amministrazione comunale di San Benedetto, presieduto dall’allora neoeletto sindaco Domenico Martinelli; a seguire a Grottammare, con l’allora primo cittadino Massimo Rossi.

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