Ancona-Osimo

Meno rapine e furti, l’effetto pandemia fa diminuire i reati

Emerge dal bilancio annuale del comando provinciale dei carabinieri di Ancona. Più di 300 le chiamate al giorno ricevute al numero di pronto intervento 112

carabinieri

ANCONA – Reati in diminuzione per il 2020 appena concluso. Calano le rapine e i furti. È l’effetto pandemia, con i lockdown che si sono susseguiti a partire dal marzo scorso, con la popolazione obbligata a restare a casa. Questo ha avuto benefici sugli episodi delittuosi, che hanno subito una diminuzione, anche se non sono mancate le richieste di aiuto arrivate al 112. Le telefonate fatte dai cittadini in difficoltà sono state oltre 123mila, una media di 336 chiamate al giorno, giunte nella sola centrale operativa di Ancona. Emerge dal bilancio di fine anno del comando provinciale dei carabinieri. Un bilancio positivo. 

I delitti denunciati nel 2020 infatti sono diminuiti nel complesso del 26% (8.025 reati a fronte di 10.844 del 2019). Significativo è il decremento delle rapine, che hanno subito la flessione del 16,7% (da 42 a 35) e, soprattutto dei furti, scesi del 46% (da 4.057 agli attuali 2.192). 

Tra le tipologie più diffuse i furti in abitazione che sono stati 539 (in forte diminuzione, nel 2019 furono 986, pari a -45,4%), seguono quelli con destrezza 185 (in diminuzione, nel 2019 furono 458, pari a -59,7%), in danno di esercizi commerciali 168 (in netta diminuzione, nel 2019 furono 287, pari a -41,5%), sulle auto in sosta 167 (in netta diminuzione, nel 2019 furono 411, pari a -59,4%), di autovetture 98 (in diminuzione, nel 2019 furono 115, pari a -14,8%). In calo anche le  denunce per estorsione, che nel corso del 2020 sono state 37, contro le 42 dell’anno precedente (nessuna a danno di esercizi commerciali). È stato rilevato un lieve incremento per le truffe e le frodi informatiche, passate dalle 1.309 del 2019 alle attuali 1.363 (+54 delitti, pari a +4,1%).

A determinate un buon andamento per il contrasto dei reati è stata anche l’attività di prevenzione voluta dal comandante provinciale di Ancona, il colonnello Cristian Carrozza. Ciò ha comportato un aumento dei controlli, rispetto al 2019, del 42% delle persone (156.869) e del 53% dei veicoli (119.129). In tema di circolazione stradale, si è registrata una netta flessione del reato di “guida in stato di ebbrezza alcolica” (173 sanzioni elevate rispetto alle 296 del 2019, pari a -42%). È stato l’effetto lockdown con i bar e locali chiusi.

Diminuite le violazioni connesse con il consumo di stupefacenti durante la guida: 22 violazioni rispetto alle 35 del 2019 (-37%). I reparti del comando provinciale hanno dato un nome agli autori di oltre il 37% dei reati denunciati (nel 2019 era al 34,5%), eseguendo d’iniziativa o su ordine dell’autorità giudiziaria, 544 arresti e denunciando in stato di libertà 3.492 persone. Nel contrasto allo spaccio e traffico di stupefacenti, si è proceduto all’arresto di 87 persone, mentre 130 sono quelle deferite; sono stati, altresì, segnalati alla locale prefettura, ai fini amministrativi, 240 assuntori; sequestrati oltre 2 kg di cocaina e quasi 7 kg. di hashish.

Il comandante provinciale di Ancona, il colonnello Cristian Carrozza

Tra i fatti più efferati del 2020, si ricordano  i 3 omicidi avvenuti sul territorio provinciale. Il primo avvenuto il 27 giugno, a Filottrano, ad opera di un pensionato che si suicidava subito dopo aver ucciso la moglie malata; il secondo, il 3 luglio, a Jesi, ad opera di un giovane del luogo che, senza un apparente motivo, penetrato all’interno di un appartamento al piano terra dopo aver infranto il vetro di una finestra, aggrediva la coppia di occupanti, marito e moglie, ferendo a morte la donna con uno dei frammenti di vetro. Il terzo omicidio è stato commesso l’8 dicembre, ad Ancona, ad opera di un giovane che, dopo aver aspettato sotto casa un suo conoscente, lo colpiva ripetutamente con un coltello a serramanico, causandone il decesso. L’aggressore veniva arrestato dai carabinieri di Ancona, poco dopo, in casa di conoscenti ove aveva cercato rifugio.

In merito ai reati predatori si ricorda l’operazione dei carabinieri di Osimo che lo scorso 18 aprile, ad Ancona e nelle province di Perugia e Fermo, hanno arrestato su ordinanza di custodia cautelare in carcere quattro albanesi ritenuti responsabili di ben 49 furti in abitazione, perpetrati in varie province d’Italia, recuperando numerosa refurtiva. Importante è stata anche l’operazione condotta dai carabinieri di Numana, conclusasi il 5 maggio scorso, a Napoli, con l’arresto di 7 pregiudicati partenopei. L’indagine, partita da un furto perpetrato nella notte del 20 agosto 2019 all’interno degli uffici comunali di Sirolo, permetteva di accertare la responsabilità in capo agli indagati di altri 21 furti, commessi prevalentemente in danno di uffici comunali ed agenzie di servizi, in varie località del territorio nazionale, da cui rubavano oltre mille carte di identità in formato cartaceo ed elettronico destinate anche al circuito dell’immigrazione clandestina. Ancora l’operazione condotta dai carabinieri di Osimo ed Ancona lo scorso 26 novembre, nel corso della quale sono stati arrestati 4 albanesi dopo un inseguimento terminato in via XXV Aprile, che avevano perpetrato 7 furti in abitazioni a Polverigi (tra cui uno degenerato poi in rapina). Sempre i carabinieri di Numana, nel dicembre scorso, a Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una giovane coppia di italiani responsabili di 28 furti in danno di bagnanti che durante il periodo estivo avevano lasciato incustoditi i loro averi sotto gli ombrelloni o nelle auto in sosta nei pressi dei litorali, lungo la riviera marchigiana e romagnola.

Una operazione condotta a maggio dai carabinieri di Ancona ha permesso di arrestare un giovane marocchino residente a Falconara Marittima, ritenuto responsabile di 8 rapine e scippi perpetrati in danno di anziane donne di rientro nelle proprie abitazioni. Inoltre, sempre i carabinieri di Ancona, nel novembre scorso, hanno arrestato a Roma tre rumeni che, in numerose circostanze, sia in provincia che in ambito nazionale,  tramite artifizi e raggiri a danno sempre di soggetti anziani,  dopo essersi impossessati delle loro carte credito e debito, provvedevano a fare spese o consistenti prelievi di denaro presso gli sportelli bancomat.

Lotta anche alle truffe legate alla pandemia: individuati autori che non hanno avuto scrupoli ad approfittare della necessità delle vittime di approvvigionarsi dei dispositivi di protezione individuale. I carabinieri di Senigallia, il 9 luglio scorso, hanno deferito in stato di libertà la responsabile di due truffe riguardanti l’acquisto di mascherine anti-contagio modello FFP3, mentre i carabinieri di Osimo, il 18 agosto, hanno deferito un commerciante trevigiano, poiché, tramite una fittizia inserzione online per la vendita di mascherine, si era fatto accreditare più di 1000 euro da un farmacista del luogo.

Importanti risultati si sono avuti anche nel contrasto alle varie forme di abusivismo presenti nel territorio, ed in particolare nel comune di Ancona e lungo la costa tra Senigallia, Sirolo e Numana. Nel senso, i carabinieri hanno reiteratamente svolto specifici servizi finalizzati all’individuazione di parcheggiatori abusivi, per cui sono stati contravvenzionati 8 stranieri e denunciati altri 11 (per la recidiva nella condotta illecita), ed al contrasto dell’abusivismo commerciale, per la quale sono stati denunciati 4 stranieri, sorpresi a vendere merce contraffatta, e contravvenzionati altri 15, privi di autorizzazione al commercio.

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