Ancona-Osimo

Meloni-Giambruno, relazione al capolinea. La presidente degli psicologi: «Basta abusi, non si scherza più»

Come sta cambiando il ruolo della famiglia? Perché alcuni uomini non accettano che le proprie compagne siano intraprendenti e autonome? Ne abbiamo parlato con la presidente dell'Ordine degli psicologi delle Marche, Katia Marilungo

La foto postata dalla premier Meloni su Facebook

ANCONA – La presidente del consiglio, Giorgia Meloni, tronca la relazione con il compagno, Andrea Giambruno. Il giornalista tv, nelle scorse ore, era stato al centro di una vicenda che ha fatto discutere l’opinione pubblica.

ˊStriscia la notiziaˊ, programma televisivo di Mediaset (la stessa rete per cui lavora Giambruno, ndr), ha mostrato, nelle puntate del 18 e 19 ottobre, alcuni atteggiamenti del conduttore di Rete 4 che evidentemente non sono piaciuti alla compagna premier, che ha quindi deciso di lasciarlo a distanza di 48 ore. Il giornalista della quarta rete parlava di «threesome», di «foursome» flirtando con una collega in studio.

Meloni, prima donna presidente del Consiglio, ha quindi diffuso un post su Facebook in cui faceva sapere di voler terminare la relazione con il giornalista, nonché padre della loro figlia, Ginevra (7 anni). «La mia relazione con Andrea Giambruno, durata quasi dieci anni, finisce qui – si legge nel messaggio social di Meloni – Lo ringrazio per gli anni splendidi che abbiamo trascorso insieme, per le difficoltà che abbiamo attraversato, e per avermi regalato la cosa più importante della mia vita, che è nostra figlia Ginevra».

Katia Marilungo

E ancora: «Le nostre strade si sono divise da tempo, ed è arrivato il momento di prenderne atto. Difenderò quello che siamo stati, difenderò la nostra amicizia, e difenderò, a ogni costo, una bambina di sette anni che ama la madre e ama il padre, come io non ho potuto amare il mio. Non ho altro da dire su questo. Ps. tutti quelli che hanno sperato di indebolirmi colpendomi in casa sappiano che per quanto la goccia possa sperare di scavare la pietra, la pietra rimane pietra e la goccia è solo acqua».

Della vicenda, abbiamo parlato con la presidente dell’Ordine degli psicologi delle Marche, Katia Marilungo: «Stiamo attraversando una fase socio-culturale di cambiamento strutturale della famiglia. Se prima i ruoli erano ben definiti, pater patrimonium mater matrimonium, oggi non più. Storicamente, il padre si occupava dell’aspetto patrimoniale e lavorativo, mentre la donna delle faccende domestiche. Adesso, la donna ha iniziato a lavorare e riveste sempre più spesso ruoli apicali. Io – dice Marilungo – ne sono un esempio lampante. Ma ci sono anche diversi rettori e primari donne. Donne che sono sempre più al pari degli uomini, formate e istruite talvolta più di loro».

La conseguenza è anzitutto che «la donna è meno presente a casa e quando riveste ruoli di rilievo è chiaramente sotto i riflettori. Non c’è più la donna sottomessa all’uomo, che va aiutata, rassicurata, sostenuta e mantenuta. E non tutti i maschi riescono ad accettare questo, per via della presenza ancora di idee maschiliste. A volte, succede che l’uomo si senta minato nella propria mascolinità se la donna è forte, intraprendente e realizzata.».

Incalzata sulla vicenda Meloni-Giambruno, Marilungo chiosa: «Non conosco i diretti interessati, quindi è difficile fornire il proprio punto di vista sulla vicenda. Posso soltanto dire che i comportamenti del compagno della premier sono da stigmatizzare anche se non fosse stato compagno di una presidente del Consiglio. Insomma, non si scherza più su queste cose. Lui ha agito abusando del proprio potere, facendo il galletto e lanciando avances a una donna che – tra l’altro – è una professionista tanto quanto lui».

Dai video diffusi da ˊStriscia la notiziaˊ, si vede come la giornalista, collega di Giambruno, sia «stizzita, infastidita, sembra quasi non risponda alle avances. Si è comportata molto bene, da gran donna a mio avviso. E poco importa che lui sia compagno della premier. Quel comportamento è offensivo a prescindere. Sa – riflette – succede ancora che gli uomini quando vedono una bella donna tendano a trattarla più per l’aspetto estetico e la bellezza che per il ruolo che riveste. Questo per avere una sorta di gratificazione personale. Quella giornalista è stata trattata come un oggetto».

Giambruno «dovrebbe sapere bene in quale fase storica e culturale ci troviamo in Italia. Simili comportamenti sono sempre sotto i riflettori, a prescindere – ribadisce la presidente – che sia il compagno della premier. Questi atteggiamenti di abuso di potere sono banditi in un’ottica di pari opportunità. Chi riveste un ruolo apicale non può assumere questi comportamenti, neanche per scherzo».

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