Ancona-Osimo

Meccanica, Bravetti: «Investire in formazione e potenziare le scuole tecniche»

Il presidente del settore di Confindustria Marche Nord spiega come il 50% delle aziende sul territorio non riesca a trovare manodopera perché mancano le conoscenze di base. Il punto ad Ancona alla presenza del direttore Generale di Federmeccanica Stefano Franchi

ANCONA – La sede di Confindustria Marche Nord ad Ancona ha accolto venerdì mattina, 5 ottobre, un nutrito gruppo di imprenditori del settore meccanico di Ancona e Pesaro, guidati da Sergio Bravetti, neo eletto presidente della sezione meccanica, per incontrare il direttore Generale di Federmeccanica Stefano Franchi.

Della necessità e dell’urgenza di investire sulla formazione e sull’istruzione tecnica ha parlato Sergio Bravetti, neo eletto presidente della sezione meccanica di Confindustria Marche Nord. «Il 50% delle aziende sul territorio non riesce a trovare manodopera, anche da formare, perché mancano le conoscenze di base – ha detto -. Va fatta una rivoluzione culturale. Le scuole tecniche vanno potenziate. Dobbiamo lavorare sulle scuole, sulle famiglie, dobbiamo cambiare la percezione dell’azienda aprendo le nostre porte e facendo conoscere le cose belle che facciamo».

Sergio Bravetti

Altro tema trattato da Bravetti è Industria 4.0: «Molte aziende hanno beneficiato delle facilitazioni fiscali e hanno investito – ha spiegato Bravetti – adesso è il momento di far funzionare il sistema. Come sezione organizzeremo momenti di aggregazione e di condivisione per mettere in comune le nostre conoscenze».

«Più impresa uguale più lavoro. Questa è l’unica equazione possibile. – ha affermato Stefano Franchi, direttore generale di Federmeccanica–. Solo se si punta di “più” sulle Imprese ci può essere “più” lavoro. Il segno Più davanti a un numero (Pil, Produzione Industriale) vuol dire crescita, il segno Più davanti alla parola Impresa significa Progresso. Senza imprese infatti non c’è, e non ci può essere lavoro, benessere e sviluppo. Per questo le imprese metalmeccaniche (che producono l’8 % del Pil, quasi il 50% dell’export nazionale e occupano 1 milione e settecentomila lavoratori) lanciano un messaggio forte, chiaro e semplice con due sole parole: Più Impresa!»

«Con Più Impresa! affermiamo la centralità dell’Industria ed in particolare della metalmeccanica. – ha concluso Franchi – È necessario che le istituzioni nazionali e locali operino in maniera coordinata. Quest per sostenere gli investimenti in tecnologia e innovazione; creare sistemi educativi in grado di rispondere ai fabbisogni delle imprese di oggi e di domani; avere un mercato del lavoro flessibile, per consentire alle aziende di adattarsi ai cambiamenti, e inclusivo (che rafforzi le tutele sociali con politiche attive basate sull’apprendimento permanente). La flessibilità per l’industria metalmeccanica non è precarietà. Il 96% dei lavoratori metalmeccanici sono a tempo indeterminato. È necessario anche ridurre il costo del lavoro e aumentare la produttività. Incentivare ogni forma di collegamento tra salari e produttività; abbattere la burocrazia che secondo il World Economic Forum è al primo posto tra i fattori problematici per fare impresa in Italia. Questo per esser competitivi in un mercato difficile, grande come il mondo. Non siamo soli. Dobbiamo essere più bravi, più efficienti e costare di meno».

Franchi era già nelle Marche dove a Recanati ha partecipato ad un incontro dedicato ad analizzare il ruolo delle donne nel settore meccanico. Federmeccanica già da tempo con l’iniziativa Fabbrica4D ha promosso confronti con imprenditrici, lavoratrici e studentesse (le metalmeccaniche di oggi e di domani) per approfondire temi e strumenti come l’orientamento scolastico e le materie STEM, lo Smart working, il mentoring e il networking. L’incontro di Recanati è stato promosso sul territorio da Armanda Moriconi e Lucia Capodagli, entrambe imprenditrici meccaniche e membri del Consiglio nazionale di Federmeccanica.

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