Ancona-Osimo

Maturità, Bianchi incontra gli studenti di Ancona: «Non temete la seconda prova»

L'incontro con il ministro dell'Istruzione si è svolto in videoconferenza e ha coinvolto delegazioni di studenti di tutta Italia. Ecco cosa è emerso

ANCONA – Il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi conferma la nuova maturità con due prove scritte e un orale. Il confronto con gli studenti è arrivato ieri (martedì 8 febbraio). Alla videoconferenza hanno partecipato delegazioni di studenti da tutta Italia. Tra loro, anche la Consulta provinciale degli studenti di Ancona, presieduta da Leonardo Plöschberger.

Era proprio lui, qualche giorno fa, a chiedere un passo indietro al ministro: «Due settimane fa, la Consulta ha sottoposto ai maturandi un quesito, da cui emerge che il 50% degli studenti vorrebbe un esame con un orale, che sia conseguenza di una tesina incentrata su una o più materie, così da avere il carattere della (multi)disciplinarietà – faceva sapere qualche giorno fa Plöschberger. Che proponeva: «Aggiungiamo pure il tema per venirci incontro, ma non la seconda prova». La Rete degli studenti medi era scesa in piazza, giorni fa, per chiedere l’abolizione della seconda prova, ma alcuni presidi invitavano alla calma, come Francesco Savore, dirigente dell’Istvas di Ancona.

«Penso che questo sia un provvedimento giusto – diceva Savore. È fondamentale saper scrivere in un italiano corretto, quindi il tema è sì un ritorno alla normalità. Non così, invece, per la seconda prova, che lo sarà solo in parte. Difatti, se prima del covid si parlava di prova multidisciplinare, ora la seconda prova sarà disciplinare e coinvolgerà, dunque, solo una materia. E sarà la Commissione, sulla base del programma svolto nel corso del 5° anno, a redigerne il testo».

Leonardo Plöschberger

Tornando all’incontro con Bianchi, la Consulta provinciale degli studenti di Ancona ha fatto sapere che «Bianchi ha ascoltato in maniera accorta ed attenta la proposta di programma di riforme volto al sistema scolastico. Ogni coordinatore regionale ha esposto le proprie idee per svolgere al meglio i compiti derivanti dalla delega scelta per l’anno scolastico in corso».

«In seguito – si legge in una nota – è stata portata all’attenzione una linea condivisa in merito all’esame di stato, una proposta che il ministro ha detto che prenderà in considerazione. La possibilità di ricalibrare i crediti formativi in modo tale da dare maggior peso al percorso scolastico rispetto alle prove di esame in sé, come richiesto dai coordinatori regionali, è stato sicuramente il punto su cui è parso esserci un maggior margine di confronto».

Continuano gli studenti: «Ci è stato detto che il ministro rifletterà sulle varie tematiche messe in luce, rendendosi nuovamente disponibile all’ascolto delle istanze studentesche anche con i tecnici del ministero. Il professor Bianchi ha infine ribadito la volontà di un graduale ritorno alla normalità ed il fatto che noi studenti non dobbiamo avere paura della possibile reintroduzione della seconda prova».

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