Ancona-Osimo

Mascherine al chiuso, Menzo: «Inutile aspettare ancora per togliere l’obbligo»

Per il direttore della Virologia di Torrette, in questa fase pandemica, l'obbligo di mascherina al chiuso può essere limitato alle strutture dove sono presenti anziani e fragili

ANCONA – «Togliere le mascherine al chiuso inclusi i luoghi di lavoro? Sono d’accordo, in molti già non usano più la protezione facciale al chiuso, anche sul posto di lavoro, per cui è inutile aspettare ancora per togliere l’obbligo». Al momento l’obbligo scadrà a fine aprile (il 30), ma il governo è al lavoro sulla questione e potrebbe sciogliere il nodo a giorni.

Intanto tra le ipotesi più plausibili al momento sembra esserci quella della riconferma delle mascherine a bordo dei mezzi di trasporto pubblico e all’interno delle sale cinematografiche. Meno chiaro invece il quadro per quanto concerne i luoghi di lavoro, dove è in discussione l’ipotesi di non rinnovare l’obbligo.

Il direttore della Virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, Stefano Menzo

Il direttore della virologia degli Ospedali Riuniti di Ancona, Stefano Menzo, osserva che la mascherina «è una misura di contenimento della pandemia che in questa fase da un lato salvaguarda la vita dei non vaccinati e dall’altro quella delle persone fragili, ma chi non si è vaccinato contro il Sars-Cov-2 finora difficilmente lo farà adesso che i contagi e i ricoveri sono in calo, per cui possiamo anche pensare di decidere di soprassedere al rinnovo dell’obbligo, visto che oltretutto non stiamo osservando un gran numero di prime dosi».

Discorso a parte invece per quanto concerne anziani e fragili: «È importante continuare a tutelare gli anziani e le persone fragili perché malate, dai rischi legati alla malattia covid – spiega – per cui sarebbe opportuno mantenere l’obbligo della mascherina nelle Rsa e nelle strutture sanitarie dove sono presenti queste categorie, inclusi gli ospedali, per evitare che gli operatori li possano contagiare».

«Inutile il rinnovo dell’obbligo di protezione facciale anche nelle scuole e nei luoghi di lavoro – aggiunge – in questa fase pandemica è irrealistico pensare di frenare il contagio per lungo tempo ancora con questa misura, visto che oltretutto siamo in endemia già da tempo». Per il virologo la mascherina «va limitata solo agli ambienti dove c’è una concentrazione di pazienti fragili e anziani, al di fuori di questi luoghi si può evitare, anche nei cinema e nei mezzi pubblici».

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