Ancona-Osimo

Marche in zona arancione, Pd polemico contro la giunta Acquaroli

Critici i dem sul passaggio delle Marche nella fascia di rischio arancione. Il gruppo assembleare del Partito Democratico attacca la Giunta regionale

Il palazzo della Regione Marche

ANCONA – Scoppia la polemica sul passaggio delle Marche in zona arancione. Il Pd attacca la Giunta regionale sulla gestione della pandemia. La conferma del cambio di colore per la regione è arrivata nel primo pomeriggio del 4 febbraio, mentre il passaggio avverrà lunedì 7 febbraio.

Maurizio Mangialardi, capogruppo consiliare Pd

«Purtroppo non ci sorprende lo scivolamento delle Marche in zona arancione – commenta il capogruppo in Consiglio regionale del Pd Maurizio Mangialardi insieme al gruppo assembleare dei dem -. Se è vero, come sostenuto dallo stesso presidente Acquaroli, che questa “retrocessione” non è dovuta al numero dei contagi, ma a quello dei ricoveri, non è difficile comprendere come tale situazione sia stata determinata da chi in questi mesi ha preferito andare a braccetto con i movimenti No Vax anziché promuovere la campagna vaccinale. È nota, infatti, l’altissima incidenza dei non vaccinati tra i malati di Covid ricoverati nei nostri ospedali. Un dato su cui, nonostante gli insulti e le minacce, il gruppo assembleare del Partito Democratico ha fin dall’inizio attirato l’attenzione dell’opinione pubblica, denunciando costantemente le mancanze della giunta Acquaroli».

Secondo Mangialardi, «invece di attaccare il governo, Acquaroli e i suoi assessori dovrebbero farsi un esame di coscienza circa il loro operato che ha portato a esercitare sugli ospedali una pressione divenuta ormai insostenibile e, in alcune zone della regione, quasi drammatica. Ciò che davvero dispiace è che a farne le spese saranno medici e infermieri, la cui generosa abnegazione dimostrata in questi due anni è continuamente frustrata dalla politica sanitaria della giunta regionale, i cittadini, che non si vedono più garantire le prestazioni ordinarie, le attività economiche, che rischiano di subire ulteriori gravose perdite. Per fortuna il cambio di zona non avrà alcuna incidenza sui vaccinati e auspichiamo che ciò possa incentivare i marchigiani che non hanno ancora ricevuto la prima dose a rivedere le loro scelte».

Antonio Mastrovincenzo, consigliere regionale Pd

A rincarare la dose è anche il consigliere regionale dei dem Antonio Mastrovincenzo il quale in un post sulla sua  pagina Facebook sottolinea il fatto che le Marche sono «l’unica regione in Italia che subisce un passaggio di colore. Unica regione in controtendenza. La Giunta di destra contesta la scelta del Ministero parlando di “accanimento burocratico”, di “schiaffo alle Marche”. La nostra regione è in testa purtroppo alla classifica di occupazione dei posti di terapia intensiva, ma è in fondo a quella per numero di vaccinazioni inoculate – osserva – . E questo dopo che da mesi il Gruppo Pd denuncia un incremento non veritiero del numero dei posti di terapia intensiva disponibili, con l’unico intento di sfuggire al cambio di zona».

Il post del consigliere Mastrovincenzo

Il dem rimarca che il Pd marchigiano «da mesi» chiede l’incremento del numero degli «hub vaccinali, più tamponi, l’apertura di covid hotel per arginare il contagio. Da mesi chiediamo un atteggiamento più responsabile dell’assessora alla Cultura e alla Scuola che con le sue pericolose dichiarazioni ha costantemente messo in dubbio l’efficacia dei vaccini. Da mesi chiediamo un assessore alla Sanità che dia risposte concrete ai cittadini invece di sparare annunci esilaranti e numeri non rispondenti alla realtà».

Infine il consigliere regionale del Partito Democratico auspica «un approfondito esame di coscienza da parte del presidente Acquaroli e della sua Giunta: ammettere i gravi errori commessi sarebbe un segno di maturità politica, di correttezza e di trasparenza nei confronti dei cittadini».

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