Ancona-Osimo

Maturità al via nelle Marche per quasi 14mila studenti. Latini ai ragazzi: «Seguite i sogni»

In regione sono 13.946 le ragazze e i ragazzi impegnati con l'esame di Stato: 12.782 degli istituti statali, 884 delle scuole paritarie e 280 esterni. Parla l'assessora all'Istruzione

Una studentessa durante l'esame di maturità (Immagine di repertorio-giugno 2020)

ANCONA – Al via oggi, 16 giugno, gli esami di maturità, conclusivi del secondo ciclo di istruzione. Nelle Marche sono quasi 14.000 le ragazze e i ragazzi che saranno impegnati con l’esame di Stato: 12.782 degli istituti statali, 884 delle scuole paritarie e 280 esterni, per un totale di 13.946 studenti. Ad essersi insediate sono 358 commissioni d’esame. 

Anche per questo anno scolastico a causa della pandemia, l’esame non sarà scritto: ci sarà una prova orale che partirà però dalla discussione di un elaborato, il cui argomento è stato assegnato a ciascun candidato dal Consiglio di classe, poi si procederà al ritmo di cinque colloqui al giorno. I protocolli di sicurezza per la pandemia sono gli stessi dell’anno scorso, distanziamento di due metri, misurazione della temperatura corporea, autocertificazione, ingressi e uscite differenziati.

Maturità: il messaggio dell’assessora Latini agli studenti

L’assessora all’Istruzione Giorgia Latini per l’occasione ha rivolto un messaggio ai maturandi nel quale ripercorre le difficoltà dell’anno scolastico concluso e assicura l’impegno della Regione per un ritorno alla normalità «che non può prescindere dalla relazione». Nella missiva l’assessore cita una ricerca svolta da Save the Children in collaborazione con il Cremit dalla quale emerge la necessità anche tra i “nativi digitali” «di uno scatto in avanti sulle competenze».

Giorgia Latini, assessore all’Istruzione

«La pandemia – prosegue – ha trovato un sistema talvolta carente, in tutto il Paese, ma pronto a reagire e in grado di dare continuità a un fondamentale servizio alla persona. Una ulteriore riflessione ritengo vada fatta per non disperdere i frutti dell’esperienza. E riguarda il distanziamento, la Dad e la didattica mista, soluzioni che hanno fatto emergere una questione di estrema importanza, che investe innanzitutto la responsabilità degli adulti, degli educatori. La scuola non può e non deve divenire “dipendente digitale”. È utile che utilizzi gli strumenti tecnologici che ha a disposizione, ma senza subordinare alla tecnologia la propria missione».

Latini rimarca gli investimenti compiuti dalla Regione per la sicurezza nelle scuole, in particolare sugli impianti di ventilazione meccanica. E questo è il senso nel quale continueremo a lavorare nei prossimi mesi. Educazione e istruzione non possono prescindere dalla relazione, perché soltanto in essa trovano il loro pieno compimento. “Non conosciamo – scriveva sant’Agostino – se non per amicizia”».

Infine rivolge un consiglio agli studenti: «Seguite le vostre passioni, i vostri sogni. Presto inizierete, qualcuno starà ancora scegliendo, il percorso formativo universitario o lavorativo. Cercate di ascoltare i vostri desideri. Le sirene del guadagno, della realizzazione economica, che spesso rischiano di orientare le decisioni, non siano il principale o l’unico criterio. Prima, sempre, deve venire ciò che siamo, solo così capiamo che cosa fare».

Maturità Marche, parla il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale Filisetti

Marco Ugo Filisetti, direttore Ufficio Scolastico Regionale

Anche il direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Marco Ugo Filisetti, ha inviato un messaggio agli studenti: «L’esame “di maturità” rappresenta uno degli eventi decisivi ed emozionanti per la vita di ogni giovane: è il rito della partenza da quella comunità, rito nel quale occorre dimostrare di essere pronti a prender nelle vostre mani la barra del timone della vostra vita, per condurla all’approdo a cui siete chiamati, nel quale occorre dimostrare di aver fatto propria la pietra da portate al “cantiere” nel quale è parte il destino di ciascuno».

Una prova, scrive Filisetti «che richiede l’impegno dovuto dalla consapevolezza che si è chiamati a compiere un “sacrificio”. Non dubitate del vostro impegno ricordando quello anche maggiore di chi vi ha preceduto. Vi guidi il senso dell’onore cioè la fedeltà a voi stessi e continuate a battervi, ad intraprendere anche quando sembra non esserci speranza, a perseverare anche se vi sembra di non riuscire, per dare un senso compiuto alla Vita vostra e di tutti».

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