Ancona-Osimo

Il souvenir è enogastronomico: nelle Marche turisti a caccia di olio, vino, ciauscolo e olive ascolane

Secondo una indagine Coldiretti/Ixè oltre un italiano su 2, durante le vacanze acquista prodotti alimentari tipici come souvenir. E le Marche rispettano questa tendenza, per la gioia di agricoltori e negozianti

L'olio di Cartoceto

ANCONA – Olio, vino, miele, formaggi e salumi. Sono i souvenir più amati dai turisti al rientro dalle vacanze. Un modo per portarsi a casa un ricordo delle ferie estive, un’emozione, un sapore. Secondo una indagine Coldiretti/Ixè oltre un italiano su 2, il 51% per la precisione, durante le vacanze acquista prodotti alimentari tipici come souvenir. E le Marche rispettano questa tendenza, per la gioia di agricoltori e negozianti.

Campagna amica Galluzzi al parco di Sirolo

Ma se nel Belpaese i turisti fanno incetta soprattutto di formaggi, seguiti da salumi, dolci, vino e olio extravergine d’oliva, nelle Marche tra i cadeau preferiti per soddisfare il proprio palato e quello di parenti e amici, spiccano olio e vino seguiti da miele, paccasassi, olive ascolane, pecorino stagionato e l’immancabile ciauscolo.

Un mercato spinto dalle numerose Dop, Doc e Igp che costellano le Marche dal Nord al Sud, in un territorio ricco di eccellenze, dove il binomio mare e tradizione enogastronomica si sposa alla perfezione, come quello borghi e prodotti tipici.

«I turisti ci chiedono soprattutto olio e vino, prodotti che portano a casa e che spesso acquistano anche in inverno» dice Adriano Galluzzi, imprenditore agricolo di Coldiretti, attivo nei mercati di Campagna Amica di Numana, Sirolo e Falconara Marittima.

Rispetto all’anno scorso, spiega, «abbiamo visto un calo di turisti del 30% circa, siamo stati penalizzati dalla cattiva pubblicità del mare sporco in seguito all’alluvione. Dopo un giugno e un luglio da dimenticare, agosto ha segnato una ripresa per fortuna». La ricerca dei prodotti tipici è ormai una meta irrinunciabile, specie nelle Marche, una delle regioni a maggior vocazione bio.

«Da noi il prodotto più venduto è il ciauscolo – fanno sapere da Le Marche a Tavola, macelleria e gastronomia a Marcelli di Numana -, poi il pecorino locale e l’oliva ascolana, che se acquistata fresca può resistere anche a viaggi di 5 – 6 ore, fuori dal frigo».

Molto richiesti anche i vini con «il Rosso Conero che va per la maggiore, insieme al Verdicchio di Jesi e di Matelica. Anche i paccasassi sono molto richiesti, molto versatili perché utilizzabili sia sulla pizza che sulla pasta». Tra i dolci sono molto gettonate le ciambelline all’anice e alla vernaccia.

Nei forni locali spiega Laura Recanatini del Panificio Stacchiotti vanno per la maggiore «le pizze di formaggio, sia nel formato piccolo, monoporzione, che in quello da 3 etti, oltre al ciambellone marchigiano al naturale, da latte, e a quello al cioccolato».

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