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Marche, ripensare la sanità regionale: la proposta delle consigliere Ruggeri e Lupini

Necessario tornare a investire sulle politiche socio-sanitarie: i presidi locali devono tornare a giocare un ruolo da protagonisti. «Auspichiamo che sul nostro documento convergano tutte le forze politiche»

L'ospedale Santa Croce a Fano
L'ospedale Santa Croce a Fano

FANO – Rivedere la programmazione delle politiche socio-sanitarie che durante gli ultimi governi regionali sono andate incontro a depotenziamenti e tagli. Dopo essere stato usato come terreno di scontro durante le recenti elezioni per la Regione Marche, ora è tempo di agire in concreto per cambiare rotta sul tema della sanità. A dichiararlo le consigliere regionali pentastellate Marta Ruggeri e Simona Lupini.

Marta Ruggeri
Marta Ruggeri

«Il prossimo 3 novembre, durante la discussione in Consiglio regionale delle Linee programmatiche già esposte dal presidente Acquaroli, presenteremo uno specifico Ordine del Giorno sulla fondamentale materia delle politiche socio-sanitarie. È necessario infatti un totale ripensamento e riprogettazione dei servizi socio-sanitari nelle Marche, assolutamente depotenziati dopo le assurde scelte operate dalle amministrazioni precedenti nel corso degli ultimi anni, che hanno portato a privilegiare la sanità privata rispetto a quella pubblica e alla chiusura di importanti servizi territoriali, causando pesanti ripercussioni su gran parte della cittadinanza marchigiana».

Simona Lupini

Ma come invertire la rotta intrapresa? Le due esponenti del M5S sembrano avere le idee chiare al riguardo: la pianificazione della sanità futura deve passare necessariamente da un nuovo importante investimento economico, che si traduca con un implemento delle strutture già esistenti e, soprattutto, con un ritorno ad un ruolo da protagonista dei presidi locali. Di fatto, una strategia quasi opposta ai dettami firmati anche dall’amministrazione fanese nel 2018.

«Il documento che presenteremo – proseguono Ruggeri e Lupini – contiene alcuni precisi e concreti impegni per la giunta appena insediata, che prevedono lo stanziamento, già nella prossima legge di Bilancio, di maggiori fondi per la ristrutturazione e il potenziamento delle strutture pubbliche esistenti, attraverso l’adozione di un modello policentrico che privilegi la sanità territoriale e di prossimità, così come, peraltro, già indicato dagli ultimi Decreti Legge emanati dal Governo e Parlamento. Inoltre sarà per noi fondamentale prevedere il ripristino dei servizi socio-sanitari soppressi o depotenziati dalle precedenti amministrazioni, quali, tra gli altri, i reparti Pediatria, i Punti Nascita e i servizi in favore della salute psicologica e mentale».

Un cambiamento radicale da intraprendere fin da subito: «Invitiamo la giunta Acquaroli ad avviare immediatamente l’aggiornamento del Piano socio-sanitario, prevedendo il massimo coinvolgimento e confronto con la competente commissione, l’intero consiglio regionale e con tutte le parti sociali interessate, compresi, ovviamente, i comitati dei pazienti e dei cittadini in generale. Auspichiamo che sul nostro documento convergano tutte le forze politiche perché su queste tematiche non ci possono essere divisioni ma soltanto un concreto impegno comune a favore della comunità marchigiana».

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