Ancona-Osimo

Marche, raffica di controlli dei Nas. Chiuso ristorante cinese, sequestrati pesce, verdure e 600 litri di drink alla pera

In tutta la regione risultate non in regola 18 attività sulle 21 sottoposte a verifiche. Due persone denunciate, multe per oltre 23mila euro

Controlli dei Nas, foto d'archivio

ANCONA – Nelle ultime settimane, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, ha eseguito una campagna di controllo mirata al contrasto delle forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale, spesso caratterizzati dall’assenza dei requisiti merceologici ed igienico-sanitari.

Nell’ambito della regione Marche sono state controllate 21 attività di cui 18 sono risultate non in regola. È stata sequestrata merce per un valore complessivo di circa 2mila euro. Due persone sono state deferite all’Autorità Giudiziaria perché detenevano merce in cattivo stato di conservazione. Sedici gestori di negozi etnici sono stati segnalati alle Autorità Amministrative e Sanitarie. Complessivamente sono state elevate 27 sanzioni per un importo complessivo di 23mila 600 euro. Un’attività di ristorazione cinese, stante le pessime condizioni igienico sanitarie in cui versava, è stata chiusa.

In provincia di Ancona: 4 le attività commerciali controllate, sono state elevate 10 sanzioni amministrative. Presso una gastronomia etnica è stato effettuato un sequestro amministrativo di 20 chili merce priva di indicazioni sulla tracciabilità. Quattro persone sono state segnalate all’Autorità Sanitaria e Amministrativa.

Nel maceratese, 8 esercizi commerciali controllati. Sono state elevate otto sanzioni e effettuati due sequestri amministrativi di alimenti privi di etichettatura o informazioni sulla loro rintracciabilità, nonché scaduti di validità. Due gestori di negozi alimentari etnici sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria perché detenevano per la vendita alimenti in cattivo stato di conservazione. Cinque titolari di altrettanti esercizi pubblici sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa. Presso un deposito di alimenti e bevande, gestito da un cittadino di origine pakistana, sono state rinvenute e sottoposte a sequestro 402 bottiglie da litri 1,5 cadauna, di bevanda analcolica, all’aroma di pera con etichette non conformi poiché prive delle previste indicazioni obbligatorie. Elevate sanzioni pecuniarie per 2mila euro a carico del legale responsabile.

In provincia di Fermo, due controlli effettuati. Una persona, a carico della quale sono state elevate due sanzioni per requisiti generali in materia di igiene e non corretta applicazione dei sistemi e/o delle procedure HACCP, è stata segnalata all’ Autorità Amministrativa. Nella provincia di Ascoli Piceno: tre i ontrolli effettuati. A carico di due gestori di attività commerciali etniche sono state comminate due sanzioni amministrative per requisiti generali in materia di igiene e non corretta applicazione dei sistemi e/o delle procedure HACCP i predetti sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa.

Infine nel pesarese quattro controlli a carico di altrettanti esercizi commerciali. Sono state elevate cinque sanzioni. I quattro titolari sono stati segnalati all’Autorità Amministrativa. Fra loro anche il titolare di un ristorante cinese a carico del quale sono stati sequestrati 20 chili di prodotti ittici e verdure privi di etichette o elementi utili alla rintracciabilità. A causa delle scarse condizioni igienico sanitarie l’attività è stata chiusa con relativa segnalazione all’Autorità Sanitaria.

In generale, a livello nazionale i Carabinieri NAS hanno effettuato circa 700 ispezioni che hanno determinato l’accertamento di irregolarità in 329 strutture (pari al 50% circa degli obiettivi controllati), a seguito delle quali sono state segnalate alla Autorità Giudiziaria e Sanitaria oltre 300 operatori di settore e contestate 540 sanzioni amministrative, per un valore complessivo di oltre 500 mila euro.

Sono stati rinvenuti alimenti con la data di scadenza superata, artatamente cancellata e successivamente modificata in modo da procrastinarne la validità. Scoperte, altresì 25 tonnellate di carni in pessimo stato di conservazione e in presenza di escrementi di roditori, nonché altri prodotti di origine extra comunitaria completamente ricoperti da liquido congelato, percolato dal soffitto a causa di malfunzionamento dell’impianto di refrigerazione, etc. etc. Nel complesso, sono state sequestrate 200 tonnellate di prodotti alimentari (prodotti ittici, carnei, vegetali etc.) poiché non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, in cattivo stato di conservazione e o detenuti in locali interessati carenze igieniche e/o con etichettatura irregolare, per un valore commerciale di circa 4 milioni di euro. Nel corso delle attività è stato constatato l’uso di magazzini abusivi di stoccaggio dei prodotti, depositi in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori, che hanno comportato l’applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività a carico di 15 imprese commerciali.

© riproduzione riservata