Ancona-Osimo

Marche, sì alla proposta di legge di Ciccioli: «Contrastare spopolamento nelle aree interne e area sisma»

Il disegno prevede contributi per imprese, Comuni e rpivati che vogliono acquistare o ristrutturare immobili che si trovano in aree in situazione di marginalità o con meno di 3mila abitanti

Casa nella zona rossa di Visso distrutto dal terremoto del centro italia (foto Adobe Stock)

ANCONA – «Contrastare lo spopolamento e assicurare il riequilibrio territoriale soprattutto nelle aree interne, con particolare riferimento alle zone colpite dal sisma del Centro Italia». È l’obiettivo della proposta di legge ad iniziativa del capogruppo di Fratelli d’Italia, Carlo Ciccioli, approvata ieri – 5 aprile – nella seduta del Consiglio regionale.

Tra le misure previste dalla Pdl, contributi per acquistare e ristrutturare immobili nei comuni con popolazione inferiore a 3mila abitanti o in situazione di marginalità, per chi decide di trasferirvi la residenza, contributi alle imprese per insediare attività economiche nelle aree colpite dal sisma, fondi ai Comuni per progetti di rinascita abitativa e risorse per promuovere il tele insegnamento, la telemedicina e il teleconsulto.

«La questione demografica rappresenta uno dei temi fondamentali per l’Occidente, per l’Italia e per le Marche – hanno sottolineato i consiglieri di Fratelli d’Italia -. Le varie indagini proposte dall’Istat sono, purtroppo, univoche nel confermare come anche nella nostra Regione si rischi concretamente di perdere una fetta importante di popolazione: circa 50mila residenti entro il 2060, precipitando a un dato complessivo al di sotto dei 1.200.000 abitanti. Occorre, dunque, invertire la rotta e promuovere iniziative che mutino il trend. Chiaramente le politiche per favorire la natalità sono in capo al Governo nazionale, ma ciò non vuol dire che la Regione non possa utilizzare, al meglio, gli strumenti in suo possesso. Soprattutto è necessario che ci si concentri per un riequilibrio territoriale in favore dei piccoli Comuni dell’entroterra, con particolare riferimento alle aree terremotate».

Carlo Ciccioli, capogruppo Fratelli d’Italia

Ciccioli ha spiegato che «si prevedono contributi sulle spese di acquisto e ristrutturazione di immobili ubicati nei piccoli comuni (popolazione inferiore a 3mila abitanti o in situazione di marginalità sociale, economica e infrastrutturale) per chi trasferisce la propria residenza nell’immobile acquistato o ristrutturato a patto che costituisca la prima casa; ad imprese per l’insediamento dell’attività economica». Contributo previsti anche per gli enti pubblici che «destinano i medesimi immobili a prima abitazione di privati che vi trasferiscano la residenza. Quest’ultima deve essere mantenuta almeno dieci anni dall’erogazione del contributo. Sono previsti contributi anche agli stessi Comuni per la realizzazione dei progetti denominati Rinascita abitativa».

Il provvedimento prevede che l’Erap possa acquistare e ristrutturare immobili ubicati nei piccoli Comuni, attraverso risorse proprie, per poi assegnare questi immobili in locazione per un periodo non inferiore a otto anni e con successivo trasferimento della proprietà ai conduttori. A tal proposito saranno stipulati accordi con gli Istituti di credito per agevolare la concessione di finanziamenti e con studi notarili, per ottenere condizioni favorevoli. Previsti interventi anche per le attività scolastiche ed extrascolastiche con risorse finanziarie per sperimentare il tele insegnamento o per favorire l’aggregazione di diversi livelli di istruzione, ma anche per l’acquisto di veicoli utilizzabili per il trasporto degli alunni o per altri servizi in favore della popolazione.

Per quanto concerne invece i servizi sanitari, per abbattere le distanze che isolano i piccoli comuni dell’entroterra dai servizi essenziali, come quelli sanitari, è prevista la telemedicina e il teleconsulto, anche «mediante accordi con le farmacie, e con postazioni itineranti per le prestazioni mediche, comprese quelle specialistiche», conclude Ciccioli.

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