Ancona-Osimo

Ponte di Pasqua quasi sold out nelle Marche, Federalberghi: «Bene costa ed entroterra». Cna: «Per l’estate una riscoperta del turismo dagli Stati Uniti»

Positivo per il turismo marchigiano il test pre-estivo del pinte di Pasqua. Locali pieni sia sulla costa che nell'entroterra, dove la voglia di normalità ha vinto sul caro vita

I turisti a Montetorto di Osimo
I turisti a Montetorto di Osimo

ANCONA – Bilancio più roseo del previsto per il test pre-estivo nelle Marche: il weekend di Pasqua e Pasquetta è stato quasi da sold out, fra ristoranti pieni e località della costa e dell’entroterra che hanno attratto numerosi visitatori complice il ponte festivo. La voglia di normalità e vacanza, dopo due anni segnati dalla pandemia, ha vinto sul caro vita.

Emiliano Pigliapoco, presidente regionale Federalberghi

Pochi gli stranieri, per la maggior parte tedeschi e olandesi, a tirare è stato soprattutto il turismo cosiddetto di “prossimità”, legato agli italiani. A scegliere le Marche come meta per il ponte di Pasqua sono stati soprattutto lombardi, veneti, umbri e romagnoli.

«C’è stato un discreto afflusso di persone, non ancora ai livelli pre-Covid, ma comunque è un bilancio positivo» spiega Emiliano Pigliapoco, presidente regionale di Federalberghi.

«Hanno lavorato bene sia gli hotel della costa che dell’entroterra – aggiunge – perché c’è voglia sia di vacanza che di cultura». Intanto «continuano ad arrivare le prenotazioni per la stagione estiva» un elemento che tranquillizza gli operatori del turismo gravati dai rincari energetici in una fase in cui speravano in una ripartenza “con il botto” dopo due anni di pandemia.

A tracciare un bilancio positivo è anche Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona che parla di «locali pieni sia nelle città balneari che nell’entroterra». Una tendenza confermata dagli operatori della ricettività che sono già proiettati verso la dimensione estiva, specie ora che il Covid non condiziona più le abitudini degli italiani.

Massimiliano Santini, Cna
Massimiliano Santini, direttore Cna Ancona

«La presenza della pandemia non si avverte quasi più – spiega – anche se ancora purtroppo miete vittime. Gli operatori confermano che c’è voglia di rilassarsi e di tornare alla normalità, un atteggiamento frutto più del prolungarsi della pandemia ma anche del fatto che l’attenzione dei media si è quasi completamente spostata sulla guerra in Ucraina».

L’assenza dei russi non sembra destare particolari preoccupazioni fra gli operatori turistici che «compenseranno con il turismo di prossimità» sostiene Santini, un dato confermato anche dalle prenotazioni estive dalle quali emerge una «buona tenuta» sul fronte degli arrivi dal Nord Europa e «una riscoperta del turismo statunitense».

L’unico neo in questo promettente quadro è rappresentato dai costi di gestione che «sono letteralmente esplosi e riducono i margini di profitto» evidenzia, riferendosi ai rincari energetici e delle materie prime. Maggiori spese che «in questa prima fase non saranno “scaricate” sui clienti» tamponate con una diversa organizzazione del lavoro, «per l’esigenza far ripartire i consumi e per senso di responsabilità. Chiaro che se non verranno presi provvedimenti a livello nazionale alcuni non ce la faranno e dovranno chiudere o alzare i prezzi».

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