Ancona-Osimo

Dalle Marche a Padova, ritirate e rottamate 250 armi da fuoco

Le armi sono state ritirate a causa di errato mantenimento delle armi. La polizia della provincia di Ancona continua i controlli sui detentori residenti

L'operazione

ANCONA- 38 pistole e 212 fucili: questo il bilancio delle armi ritirate o versate alla polizia di Stato, rottamate ieri – 15 febbraio – dalla Questura di Ancona presso il Cerimant di Padova.

La Divisione Polizia Amministrativa ed i Commissariati Ps continuano ad essere impegnati per eseguire controlli sui detentori di armi residenti in provincia di Ancona, al fine di verificare il rispetto delle norme previste in materia e a procedere all’eventuale ritiro cautelare di armi da fuoco a soggetti segnalati nel corso dell’attività di Polizia giudiziaria per liti in famiglia e maltrattamenti (c.d. “codice rosso”).

Nel mese di dicembre 2022 l’UPGSP ha deferito all’A.G. per il reato di omessa custodia di armi un uomo che aveva subito il furto di un’arma lasciata incustodita all’interno della propria auto mentre si era recato a fare la spesa. All’uomo, conseguentemente, è stata ritirata la licenza di Polizia e anche le restanti armi detenute. Sempre nel dicembre 2022, le Volanti sono intervenute per una lite in famiglia nelle adiacenze di Piazza rosselli ed hanno ritirato precauzionalmente ad un sessantenne un fucile marca Beretta detenuto in casa. Il 20 gennaio 2023 nuovo ritiro cautelare di due fucili ed una pistola sempre per il litigio di una coppia che abitava nelle adiacenze di via Monte San vicino.

Le armi ritirate

Un intervento con relativo deferimento all’A.G. per omessa custodia di armi e relativo sequestro delle armi è stato effettuato a gennaio anche dagli uomini del Commissariato P.S. di Senigallia nei confronti di un soggetto che teneva i propri fucili sopra un mobile anziché in un apposito armadio blindato. Gli stessi operatori di Polizia di Senigallia hanno inoltre proceduto ad effettuare il ritiro cautelare di armi a seguito di sfratto esecutivo. Deteneva male

La Questura ricorda che dal settembre 2019, chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione; in pratica lo stesso certificato richiesto per il rilascio del nulla osta all’acquisto, previsto dall’art. 35 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza. La certificazione deve attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope oppure abusare di alcol.

Il certificato medico è rilasciato dall’ufficio medico legale delle A.S.P. o da un medico militare, della Polizia di Stato o del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il richiedente, sottoponendosi agli accertamenti, è tenuto a presentare un certificato anamnestico, rilasciato dal medico di famiglia, di data non anteriore a tre mesi. 

Sono esentati dall’obbligo di presentazione i detentori che siano anche titolari di licenza di porto d’armi (caccia, sportivo, porto difesa personale) in corso di validità. In caso di licenza non più rinnovata, i cinque anni decorrono dalla scadenza dell’ultimo rinnovo. 

Le persone che non consegnano il certificato agli uffici di Polizia (Questura per i residenti ad Ancona, Commissariati di P.S. di Fabriano, Jesi, Senigallia ed Osimo per i residenti in quei Centri) o alla Stazione dei Carabinieri che avevano ricevuto le denunce di detenzione, riceveranno una diffida per la presentazione del certificato stesso. Se nei successivi 60 giorni la certificazione non sarà presentata, le armi saranno ritirate cautelarmente dalle Forze di Polizia e saranno segnalati al Prefetto per la successiva emissione del divieto detenzione armi.

Nel caso che il detentore non voglia più la disponibilità dell’arma e non trovi una persona munita d’idoneo titolo di polizia cui cederla, anche a titolo gratuito, potrà richiedere agli stessi uffici di Polizia (Ufficio Armi della Questura di Ancona 071-2288558) o ai Carabinieri il ritiro per la successiva rottamazione.

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