Ancona-Osimo

Malattie professionali, in aumento i casi di tumore nelle Marche

A snocciolare i numeri sul 2018 l'Ires Cgil Marche su dati Inail. La provincia dove si registra il maggior incremento di denunce per le patologie sorte a seguito di attività è Ancona (+30,5%), seguita da Ascoli Piceno, Pesaro Urbino, Macerata. Quella fermana invece segna meno 6,2%

ANCONA – In aumento le denunce di malattie professionali, a partire dai tumori, calano invece gli infortuni sul lavoro e quelli mortali. A snocciolare i dati sulle Marche per l’anno appena passato l’Ires Cgil Marche su dati Inail. Nel complesso, i più colpiti dagli infortuni sono i lavoratori più giovani: nella fascia 15-24 anni, l’incremento è pari al 12,1%. Le province dove più aumentano gli infortuni sono Macerata con +1,7% e Pesaro-Urbino con +0,7%; in diminuzione, invece, ad Ancona (-2,2%), Ascoli Piceno (-0,6%) e Fermo (-1%).

«Il livello degli infortuni continua ad essere elevato, ancor di più il numero delle denunce di malattie professionali. Per questo, la contrattazione deve rimettere al centro le condizioni di lavoro ma anche le istituzioni devono esercitare il loro ruolo sia come prevenzione e controlli, incrementando gli organici della vigilanza, sia come repressione dei fenomeni di irregolarità», dice Giuseppe Santarelli, segretario regionale Cgil Marche. Che aggiunge: «Ciò che più ci preoccupa è che sono i giovani i più colpiti, tra i quali è più diffuso il lavoro precario; se non si combatte la precarietà, dunque, non si può perseguire neanche la dignità del lavoro stesso».

Infortuni
Nelle Marche sono stati 18.621 gli infortuni di cui 15.776 avvenuti in occasione di lavoro e 2845 avvenuti in itinere (durante il tragitto casa-lavoro). Rispetto al 2017, c’è uno scarto di -0,5%. Tra i più coinvolti nella regione, ci sono gli immigrati dove si registra un aumento del 6,5% a fronte di una diminuzione degli italiani dell’1,4%. Il settore più esposto è quello dell’industria: in particolare, quella di fabbricazione dei mobili (+8%), dei macchinari (37%) e dei prodotti in metallo (2,1%) e quelle alimentari (+2,5%). In crescita anche gli infortuni nella sanità e assistenza sociale (+4,2%). Sul fronte degli infortuni mortali, diminuiscono in modo sostanziale ad Ancona (-22%), ad Ascoli (-50%) e a Pesaro-Urbino (-66%) mentre aumentano a Macerata (+50%) passando da 4 a 6, e Fermo passando da 1 a 2.

Denunce malattie professionali
Nelle Marche aumentano del 12% passando da 5.366 a 6.039; in Italia, l’aumento è del 2,5%. I settori più colpiti sono quelli dell’industria e dei servizi dove si registra un incremento del 17,8%, diminuiscono invece in agricoltura (-9,3%) e nel lavoro pubblico (-9%). Tra le malattie professionali, quello che, percentualmente, segna l’aumento maggiore, pari a 55,2%, è il tumore, seguito da malattie del sistema nervoso (+17,1%), malattie osteo-muscolari (+13,9%) e quelle del sistema respiratorio (+3,8%). La provincia dove si registra il maggior incremento di denunce di malattie professionali è Ancona (+30,5%), seguita da Ascoli Piceno con +26,9%, Pesaro-Urbino con +11,2%, Macerata con +4,1. Unica provincia in diminuzione è Fermo con -6,2%.

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