ANCONA – «La rimonta che abbiamo compiuto rispetto ai pronostici iniziali è stata straordinaria, a chiara dimostrazione di quanto fosse vero che i sondaggi ci abbiano sempre sottostimato sin dalla nascita del M5s». È il commento del coordinatore regionale dei pentastellati Giorgio Fede. Il M5s nelle Marche ha segnato una perdita di consensi rispetto alla precedente tornata elettorale: alla Camera passa dal 35,55% del 2018 al 13,56%, al Senato passa invece dal 35,22% del 2018 al 13,79%. Un risultato che però vede il partito aver compiuto una rimonta rispetto alle proiezioni dei primi sondaggi.
Fede candidato capolista alla Camera parla di un risultato che «dobbiamo alla forza e al coraggio del nostro presidente Giuseppe Conte oltre alla validità delle nostre proposte, del nostro programma». «Il Rosatellum – aggiunge – , legge elettorale voluta appositamente per premiare gli inciuci, consentirà alla destra di avere la maggioranza in parlamento. Ma non dimentichiamo che ha votato solo il 63% degli aventi diritto. Un dato che deve far riflettere persino chi si appresta oggi a governare. Siamo la terza forza politica ma anche la seconda in molte regioni. E lo siamo da soli, senza coalizioni e questo ci rende ancor più determinati».
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«La vittoria della Meloni era scontata – osserva -, è stata premiata per aver seduto comodamente (quando se ne ricordava) in Parlamento e per aver sbraitato ogni tanto. È stata premiata per non essersi mai assunta una responsabilità, nemmeno nei momenti più bui… ma ora sarà costretta a farlo. Dispiace per i marchigiani che si ritroveranno in Parlamento dei rappresentanti paracadutati e non del territorio, un veneto e due laziali, e ben tre assessori su sei della giunta regionale di Acquaroli che molleranno gli impegni assunti in una Regione con tanti problemi, non ultimo quello del dissesto idrogeologico ed i decessi, per piazzarsi a Roma in poltrone ben più retribuite. Comunque noi, io, – spiega – siamo già pronti a rimetterci a lavoro. Siamo un Movimento nuovo, ripulito da tante zavorre e sono certo che sapremo tornare più forti di prima, a partire dai territori. Da oggi ricominciamo a batterci per l’uguaglianza, per sostenere non solo i più deboli ma tutti gli italiani che in questi mesi stanno fronteggiando la crisi, per un ambiente sano e pulito. Difenderemo il Reddito di cittadinanza, il Superbonus 110% – conclude – e vigileremo su criminalità e corruzione pronta ad infiltrarsi nella gestione dei 209 miliardi del Pnrr ottenuti da Giuseppe Conte in Europa».
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Si dice soddisfatto dell’esito elettorale del Terzo Polo Tommaso Fagioli, coordinatore regionale di Azione: «Siamo stati il vero elemento di novità – dice -: certo si poteva fare meglio, ma il risultato nelle Marche é in linea con la media nazionale, con punte del 9% in Ancona». Nelle Marche la forza politica si attesta al 7,70% alla Cemera e al 7,42% al Senato.
Un risultato per una coalizione nuova, che è un punto di partenza per Fagioli, di un progetto politico che guarda al futuro e «che vogliamo allargare agli amministratori, ai giovani, a chi vuole fare politica per dare un contributo al proprio territorio» con l’obiettivo di raggiungere la doppia cifra.