Ancona-Osimo

Elezioni, De Poli: «La politica deve tornare ad ascoltare i territori»

Presentazione ad Ancona del candidato al collegio uninominale per il Senato di Ancona e Pesaro Urbino della coalizione di centrodestra che ha illustrato i temi prioritari

ANCONA – «I cittadini marchigiani che incontro nei territori chiedono alla politica non litigi e divisioni ma concretezza per trovare soluzioni urgenti e positive a questioni che riguardano la vita di questa regione». Lo sostiene Antonio De Poli, candidato al Senato nel collegio uninominale di Ancona e Pesaro Urbino per la coalizione di centrodestra.

Questore Anziano del Senato della Repubblica Italiana, De Poli ad Ancona per presentare la sua candidatura, ha posto l’accento sui temi prioritari, «dal caro-energia, che è un’emergenza nazionale, alle infrastrutture (gli investimenti su Alta velocità, Porto, Aeroporto, Interporto), al sostegno alla piccola media impresa che è il cuore e l’anima del tessuto socio-economico di questa regione. Oggi – ha aggiunto – ciò che la politica deve fare è tornare ad ascoltare i territori. Questo è e sarà il mio linguaggio, il nostro linguaggio, per dare più voce alle Marche n Parlamento».

De Poli ha ricoperto ruoli ai massimi livelli nelle istituzioni, sia in Italia che in Europa. Un’esperienza consolidata e preziosa, fanno sapere dalla coalizione, composta da Fratelli d’Italia, Lega e Noi Moderati, che ora intende mettere a disposizione dei marchigiani: «Ho accettato questa sfida perché mai come ora alle Marche servono passione, esperienza e competenza – ha detto – . Perché il buon governo del Centrodestra può dare risposte concrete al territorio, alle imprese, alle famiglie di questa splendida regione che merita di essere valorizzata con il giusto riconoscimento. Insieme, possiamo portare le Marche a contare davvero».

Per De Poli le ambizioni delle Marche e dei marchigiani meritano di essere realizzate, ma serve un Governo nazionale stabile che abbia una visione condivisa e sia interlocutore privilegiato con la Regione. Il rafforzamento infrastrutturale delle Marche per De Poli «è una priorità che non può essere più rinviata. Per valorizzare al meglio le risorse di questa regione, bisogna promuovere lo sviluppo di Porto, Aeroporto, Interporto e Alta velocità. Dobbiamo far sentire con forza la voce di questo territorio, a  Roma, per ottenere i finanziamenti per le infrastrutture».

L’altra grande priorità da affrontare è il caro energia una «emergenza che sta consumando segmenti fondamentali del nostro tessuto economico e sociale. Dobbiamo tutelare cittadini e imprese. Bisogna porre un tetto UE al prezzo del gas, agire sugli extraprofitti delle società energetiche e garantire  aiuti immediati a famiglie e aziende».

De Poli e Dino Latini (Udc)

Fondamentale poi sostenere le imprese agricole che oggi devono fare i conti con crisi idrica e caro-carburanti, stabilizzare gli incentivi fiscali in edilizia e sbloccare il nodo dei crediti fiscali, così come è indispensabile garantire l’accesso al credito soprattutto alle piccole medie imprese e la sburocratizzazione con un Digital Act che realizzi una transizione in chiave 4.0 della Pubblica amministrazione per rispondere al meglio alle necessità di famiglie e imprese.

Taglio delle tasse, riduzione del cuneo fiscale per lasciare più soldi in busta paga ai lavoratori, sostegno alle aziende e necessità di valorizzare le Marche sostenendo tutti gli operatori del turismo, gli altri temi centrali nell’agenda politica, insieme al sostegno alla famiglia (con un Piano natalità e il quoziente familiare).

Secondo De Poli occorre anche rafforzare le politiche sociali nell’ambito delle quali vanno assicurate più risorse agli anziani, alle persone con disabilità e non autosufficienti, così come vanno rafforzate sanità pubblica, scuola, università, sicurezza, sort e mondo del volontariato che definisce «come la più importante un’infrastruttura sociale per le Marche e per l’Italia». Infine, ha ricordato che nel programma sono previsti incentivi fiscali per i giovani che aprono un’attività nelle aree interne della regione. «Dobbiamo sostenere con forza le nuove generazioni e lavorare affinché i giovani talenti marchigiani restino qui. Non esiste futuro – conclude – se non investiamo su di loro».

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